Cercano di fotografare l'arbitro nuda
sotto la doccia: squalificati tre minori

Cercano di fotografare l'arbitro nuda sotto la doccia: squalificati tre minori
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Giovedì 23 Marzo 2017, 15:42 - Ultimo aggiornamento: 16:40
ROMA - Squalificati per un anno e tre mesi perché hanno tentato di fotografare l’arbitro romano Maria Clotilde Benvenuti, 18 anni, mentre faceva la doccia negli spogliatoi del Tre Fontane dopo la partita di domenica mattina scorsa fra Roma Rugby Legio Invicta XV e L’Aquila (34-14), categoria under 16.

Ovvero sono due quindicenni e un sedicenne i giocatori della squadra della Capitale puniti dal giudice del comitato regionale Lazio della Federugby: i tre hanno confessato e del resto altro non potevano fare dopo essere stati scoperti dalla stessa arbitro. Il tentativo di scattare con il telefonino foto della ragazza nuda attraverso un finestrotto degli spoglioatoi è andato a vuoto: di fatto i tre ragazzi hanno fotografato un locale deserto, ma adesso per il resto della stagione e parte di quella prossima non potranno scendere in campo. Il giudice, letto il referto dell’arbitro, ha considerato un’aggressione l’azione dei ragazzi. Quando il direttore di gara ha dato l’allarme sono intervenuti i dirigenti della Roma Rugby Legio Invicta XV, che unisce atleti dell’Asd Nuova Rugby Roma e della Fiamme oro (la squadra della Polizia), che hanno pienamente collaborato a ricostruire l'episodio.

Maria Clotilde Benvenuti è la sorella di Maria Beatrice, 23 anni, il più giovane arbitro internazionale in assoluto nella storia del rugby: ha arbitrato ai Mondiali e alle Olimpiadi e dirige spesso anche le partite dei maschi.

 Proprio durante uno di questi match di serie A a Padova nello scorso novembre è stata aggredita alle spalle da un giocatore italo-argentino del Vicenza, Bruno Doglioli, che è stato poi radiato.


Roberto Barillari, il direttore sportivo, della Roma Rugby Legio Invicta XV: "Sono mortificato anzi siamo mortificati di quello che è accaduto ed è giusto che quei ragazzi, che hanno subito ammesso di aver fatto una stupidaggine che non dovrebbe appartenere né al mondo del rugby né a quello della società civile, siano stati condannati.
Spero solo che questo, vista la loro età, non significhi che smetteranno di giocare perché a 16 anni una squalifica del genere equivale in pratica a una radiazione daton che perderanno anche la prossima stagione. Ripeto, quello che hanno fatto è gravissimo e vedremo se sarà il caso di fare ricorso". 
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