Bella vita coi soldi dei fedeli, ex abate
a processo col fratello: spariti 500mila euro

l'ex abate Vittorelli
l'ex abate Vittorelli
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Lunedì 26 Giugno 2017, 19:13 - Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 10:55
FROSINONE - È accusato di avere prelevato circa 500 mila euro direttamente dai conti correnti e dalla cassa della diocesi. Per questo Pietro Vittorelli, ex abate di Montecassino, in provincia di Frosinone - una delle abbazie più importanti d'Italia -, è stato rinviato a giudizio dal gip di Roma. Nei suoi confronti l'accusa è di appropriazione indebita. Insieme al religioso il giudice ha disposto processo anche per il fratello di Vittorelli, Massimo, accusato di riciclaggio. Lo scandalo era esploso nel novembre 2015, quando Vittorelli era già un ex 'Dom' del monastero fondato da San Benedetto, alla guida del quale era stato dal 2007 al giugno 2013.

Poi era stato costretto a rinunciare all'incarico dopo una grave crisi cardiaca seguita da una lunga degenza e da un intenso periodo di riabilitazione, anche in una clinica in Svizzera. Per i magistrati romani, l'ex abate di Montecassino si sarebbe indebitamente appropriato di risorse destinate a finalità di culto e a opere caritatevoli. Secondo l'accusa, le somme sottratte sarebbero state riciclate in varie tranche, dopo essere transitate su conti correnti gestiti dal fratello Massimo, intermediario finanziario, prima di tornare, sempre stando alle indagini, nella disponibilità di Dom Vittorelli, che aveva accesso illimitato ai conti dell'Abbazia di Montecassino. La Guardia di Finanza gli sequestrò beni per oltre 500 mila euro.

Si scoprì così, secondo le cronache di due anni fa, che Massimo Vittorelli avrebbe avuto quattro appartamenti a Roma e a San Vittore del Lazio e due magazzini, secondo l'accusa provento dell'attività illecita e per questo è accusato di riciclaggio.
Ma soprattutto dall'inchiesta emerge la passione sfrenata del vescovo per la bella vita con viaggi all'estero con preferenza per il Brasile, cene in ristoranti di lusso, soggiorni da migliaia di euro a Londra e Milano. L'elenco delle spese come emerso dalle carte di credito dimostrò che in un mese riusciva a spendere oltre 34 mila euro. Andava a Rio de Janeiro, nel Regno Unito. Per un soggiorno in un hotel di Londra aveva speso 7 mila euro, 2 mila al Principe di Savoia di Milano. E poi cene nella capitale inglese da 700 euro, nottate trascorse con ostriche e champagne anche per soddisfare i desideri dei suoi amici. Ora Dom Vittorelli andrà a processo.
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