San Benedetto, eroina in Riviera
La polizia sgomina banda di italo-tunisini

San Benedetto, eroina in Riviera La polizia sgomina banda di italo-tunisini
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Martedì 11 Dicembre 2018, 10:58 - Ultimo aggiornamento: 13:38
SAN BENEDETTO - La Polizia, al termine di lunghe indagini durate oltre un anno, ha sgominato una pericolosa organizzazione, composta prevalentemente da tunisini, che riforniva di eroina il mercato della riviera adriatica della provincia ascolana. Da qualche tempo si aveva avuto modo di constatare un’allarmante recrudescenza dello spaccio di eroina, droga ritenuta fino a qualche tempo fa “demodé” ed appannaggio delle classi sociali più basse, surclassata dalla più modaiola cocaina. Riscontri sul territorio avevano invece fatto emergere una prepotente ribalta dell’eroina, ormai utilizzata in maniera trasversale, specialmente da giovanissimi.  L’enorme pericolo sociale di tale droga induceva gli investigatori della squadra mobile a rivolgere la loro attività su tale fenomeno, accertando che ormai il monopolio del mercato dell’eroina era ad opera dell’etnia tunisina, da sempre ben presente sulla riviera sanbenedettese. Gli arresti sono tuttora in corso.

Sono 9 le persone arrestate all'alba di oggi dagli agenti della Squadra Mobile di Ascoli. I dettagli dell'operazione Boxer sono stati illustrati in una conferenza stampa in Questura. Sei soggetti sono finiti in carcere a Marino del Tronto: si tratta di un ascolano e cinque tunisini, tutti irregolari sul territorio e con precedenti specifici in materia di stupefacenti. Ai domiciliari altre tre persone, una ragazza e un uomo di San Benedetto ed un tunisino regolare, residente a Teramo ritenuto il cassiere della banda. A tutti la Procura di Ascoli contesta l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga. Alcuni degli arrestati di oggi erano già finiti in manette nei mesi scorsi. L'accusa era stata anche in quell'occasione di spaccio per episodi avvenuti fra Porto Sant'Elpidio, Grottammare, San Benedetto, anche davanti ai Sert. Nel corso delle indagini, coordinate e dirette dalla Procura di Ascoli, durate oltre un anno, sono stati sequestrati 2,5 kg di eroina pari a 12mila dosi del valore commerciale sul mercato di circa 240mila euro. Secondo gli investigatori la banda riusciva a cedere all'incirca un centinaio di dosi ogni giorno. Dalle indagini è emerso anche che i pusher tunisini assoldavano spacciatori tra i tossicodipendenti italiani. 
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