«Sono viva per miracolo - si sfoga la ragazza -, per colpa dell'incidente ho perso il lavoro, e mi devo pure vergognare di aver il tesserino per il parcheggio?». Maria non ha idea di chi possa aver lasciato quel messaggio, vergato con un pennarello rosso. «Il primo istinto - racconta - è stato quello di rendere pubblico quando mi è capitato, perché altri capiscano quanto è doloroso essere umiliati ingiustamente. Ho anche pensato di mettere io un cartello di risposta, ma non so se lo farò».
Del caso è stato informato il presidente della Consulta comunale disabili di San Benedetto del Tronto, Jonny Perozzi. «A Maria ho detto di non prendersela troppo - spiega - perché se è vero che ci sono alcuni 'furbì che espongono il permesso di genitori defunti, o che falsificano i tagliandi, non bisogna mai smettere di lottare per i nostri diritti.
C'è ancora troppa gente che parcheggia nei posti riservati ai disabili, o perfino davanti agli scivoli per le carrozzine. Non c'è una cultura della disabilità, non c'è rispetto».