Grottammare, 2 milioni di lumache
L'allevamento diventa industriale

Carlo Barbieri
Carlo Barbieri
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Giovedì 12 Aprile 2018, 18:29
GROTTAMMARE - Immettere sul mercato prodotti cosmetici composti per il 45 per cento da bava di lumache, una quantità maggiore rispetto a quelle che si possono già acquistare che solitamente non arrivano al 10 per cento. È l’ambizioso obiettivo del trentenne Carlo Barbieri che, grazie all’aiuto iniziale dei suoi fratelli Luca e Fabio, ha dato vita ad un allevamento di lumache in un’area di due ettari e tre che si trova lungo la Valtesino. Per adesso, intanto, si possono già trovare in diversi punti vendita del territorio, oppure online, dei prodotti alimentari composti da questi molluschi, dalle preziose proprietà nutrizionali, che vanno dalla polpa di chiocciole al naturale al sugo di chiocciole alla boscaiola fino alle lumache fresche vive. 

Circa 2milioni di lumache collocate all’interno di numerosi recinti, di 45 metri per 4, il tutto delimitato da una lamina di metallo zincato. L’allevamento nasce nel gennaio 2016 e la specie allevata è la Helix Aspersa Muller, selezionata per la sua carne pregiata e per l’affinità con il territorio marchigiano. L’impianto si estende per circa tre ettari di terreno, suddiviso in 75 recinti, due terzi dei quali adibiti alla crescita dei molluschi, il rimanente terzo dedicato alla riproduzione delle chiocciole. Anche in questo caso, come in qualsiasi attività inerente l’agricoltura, i predatori e le condizioni climatiche incidono notevolmente sulla produzione. Ma come si arriva poi alla produzioni di una gamma di prodotti alimentari o a una linea di cosmetici? «Una volta che queste lumache sono cresciute, nel gergo si dice che sono bordate perché hanno un ispessimento del guscio – spiega Barbieri – vendiamo il prodotto fresco oppure lo mandiamo alla macellazione che avviene in un istituto nazionale che si occupa proprio della lavorazione. Dopodiché ci ritornano direttamente in barattoli pronti per essere venduti. Come può essere un sugo già pronto». La prospettiva di Carlo Barbieri è quella di realizzare il più grande allevamento elicicolo del centro Italia, nonché uno dei più importanti in campo nazionale denominato “Lumache del Piceno”.
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