Ascoli, raid al Caffè Vecchio Borgo
Il titolare: «Sapevano chi picchiare»

Il Caffè Vecchio Borgo devastato
Il Caffè Vecchio Borgo devastato
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Giovedì 15 Febbraio 2018, 06:05
ASCOLI - È sconcertato il titolare del Caffè Vecchio Borgo dove martedì notte si è verificato il raid di almeno sei persone che armate di mazze e pietre hanno iniziato a picchiare alcuni clienti del locale e poi è scaturita una rissa. «Sono senza parole - dice Rinaldo Sosi che gestisce il bar insieme al suo socio - perché non si erano mai verificati episodi del genere nel nostro bar. Quanto avvenuto ci ferisce profondamente, e più dei danni materiali a far male ancor di più è il danno morale». Ma la preoccupazione più grande è per un giovane che nella colluttazione è rimasto gravemente ferito. «Siamo preoccupati per lui - dice Sosi - anche se da quanto ci dicono sembrerebbe che stia meglio». Poi, il titolare del caffè ha ripercorso nella sua memoria quei concitati momenti. 
«Era in corso una festa di Carnevale quando ad, un certo momento, sono entrate alcune persone armate di mazze e pietre che hanno preso di mira alcuni clienti - racconta Sosi -. Dopo i primi attimi di sorpresa, anche altre persone che erano lì hanno reagito per tutelare chi si trovava all’interno del bar in quel momento e che voleva solo divertirsi e mettere in fuga i malintenzionati». Poi, è stato all’esterno del locale che è scoppiata la violenta rissa. Momenti di paura tra via Tucci e via Rigantè mentre tra le due frange di facinorosi si affrontavano a suon di calci, pugni e colpi di mazze da baseball. E il giorno dopo si fa la conta dei danni. Ieri, il Caffè Vecchio Borgo è rimasto chiuso e si cercherà di riaprire prima possibile. «Non riusciamo ancora a quantificare i danni che abbiamo subito - dice Rinaldo Sosi -. Abbiamo perso l’incasso della serata, quello di oggi e dei giorni che saremo costretti a rimanere chiusi. Senza tener conto della fornitura di caffè e del fatto che dovremmo chiamare un’impresa di pulizie per rimettere tutto in ordine. Abbiamo intenzione di salvaguardare i nostri interessi ricorrendo alle vie legali, se sarà necessario».
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