Cavalieri feriti, un cavallo abbattuto: l'ex direttore di gara Maurizio Celani: «Regolamento vecchio di 30 anni. Va cambiato»

L'ex direttore di gara Maurizio Celani: «Il rego,anmeto è vecchio di 30 anni la Giostra cambi»
L'ex direttore di gara Maurizio Celani: «Il rego,anmeto è vecchio di 30 anni la Giostra cambi»
di Pierfrancesco Simoni
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Domenica 13 Agosto 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 07:32

ASCOLI - La lettera a firma dell’ex direttore di gara Maurizio Celani, inviata al sindaco Marco Fioravanti e al presidente del consiglio degli anziani Massimo Massetti e protocollata l’11 gennaio (all’epoca era ancora in carica perché ha dato le dimissioni alla vigilia della prima Giostra), in cui chiedeva una «rivisitazione della disciplina di attribuzione dei punteggi che tenda a contenere la rilevanza della velocità», evidenziando «rischi significativi» per la sicurezza dei protagonisti della Giostra ha riacceso il dibattito sulla questione. Il sindaco e magnifico messere Marco Fioravanti ha preferito non commentare i contenuti della lettera. Celani, invece, ha tenuto a precisare alcuni punti della sua missiva.

«Ho sentito la necessità di mettere nero su bianco quello che era il mio pensiero sulla questione legata al regolamento - sostiene - perché avevo più volte espresso il mio pensiero a voce ma non ero stato ascoltato. Non era stata presa alcuna decisione in merito. Ricevuta la lettera, i vertici quintanari risposero che mi avrebbero convocato per una riunione durante la quale avremmo discusso di questo argomento ed invece non è stato dato seguito. Non ci siamo mai riuniti».
 
L’idea di intervenire sul regolamento deriva dal fatto che, a detta di Celani è ormai fuori dal tempo, andrebbe aggiornato. «Le norme in vigore risalgono a trenta anni fa, quando i tempi erano ancora alti e c’era la possibilità di spingere un po’ di più e di farlo in sicurezza. Si decise, quindi, di premiare la velocità. Oggi, invece, siamo arrivati a tempi impensabili per allora e quindi a mio modo di vedere era ed è arrivato il momento di mettersi seduti intorno ad un tavolo e valutare le modifiche da apportare. Si può indurre il cavaliere ad andare più piano e al tempo stesso mantenere la spettacolarità della Giostra. Purtroppo, quello che temevo si è poi verificato».
 
L’ex direttore di gara Maurizio Celani illustra la sua idea. «Quella di Ascoli deve tornare ad essere una Giostra che premia l’abilità e la destrezza del cavaliere, non la velocità del cavallo.

A mio avviso, si dovrebbe intervenire sul bersaglio, restringendone la circonferenza, e penalizzando ulteriormente chi commette le penalità. In sostanza un cavaliere che ottiene nove centri e non oltrepassa le siepi che delimitano il tracciato di gara in tutte e tre le tornate deve ricevere un bonus. A mio avviso, la Giostra è spettacolare quando i cavalli rimangono all’interno dell’otto di gara e i cavalieri centrano i bersagli, non quando escono dall’otto oppure cadono». 

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