Infortunio nelle prove della Quintana di Foligno: morto il cavallo, grave cavaliere di Porta Tufilla Massimo Gubbini. Il collega gli ha salvato la vita. Esposto degli animalisti

Gli Animalisti Itaiiani preannunciano un esposto

L'infortunio di Massimo Gubbini
L'infortunio di Massimo Gubbini
di Luigi Miozzi
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Lunedì 3 Luglio 2023, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 16:07

ASCOLI - La Quintana di Ascoli perde anche Massimo Gubbini. Il cavaliere di Foligno è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale della città umbra a seguito di una drammatica caduta da cavallo durante la sessione di addestramento al Campo de li Giochi di sabato sera che ha provocato anche la morte del puledro. Gubbini stava provando la cavalla Ginger Beer, anche in vista della giostra di Servigliano di agosto quando, dopo aver infilato il primo anello, il cavaliere del rione Giotti ha provato a richiamare l’animale senza riuscire a frenare la sua corsa. Il cavallo, forse colpito da infarto, è caduto disarcionando il cavaliere che è poi rimasto schiacciato sotto. 


Il salvataggio


Ad assistere alla tornata di Gubbini, c’era, a bordo pista Franco Melosso, padre di Lorenzo, il cavaliere ascolano che lo scorso 17 giugno era arrivato secondo proprio alle spalle di Gubbini. È stato lui il primo ad intervenire: «Siamo istruttori Fise e la stessa Federazione e ci insegnano a intervenire in casi questo genere. Ho avuto il sangue freddo di fare quello che andava fatto e di tirarlo fuori da lì– dice Franco Melosso che racconta l’accaduto -. Purtroppo si è trattato di un incidente sfortunato e drammatico e Massimo ha avuto la sfortuna, nella caduta, di rimanere sotto al cavallo». Subito soccorso, il cavaliere è stato trasportato all’ospedale di Foligno dove è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici che hanno evidenziato un «grave trauma facciale» e un «severo trauma toracico» che hanno richiesto il ricovero nel reparto di rianimazione diretto dal Giammichele Nicoletta». Non appena le condizioni cliniche lo consentiranno, Gubbini verrà trasferito all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia per essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per la riduzioni della frattura alla mandibola. La notizia di quanto accaduto a Foligno ci ha messo poco ad arrivare ad Ascoli dove il Gladiatore era pronto a sfidarsi all’ultima tornata con Luca Innocenzi per aggiudicarsi, sabato prossimo, il palio della Quintana dedicata alla Madonna della Pace. Invece, la giostra perde un altro protagonista. Dopo Sant’Emidio, costretta a rimpiazzare con Tommaso Finestra il cavaliere Pierluigi Chicchini infortunatosi durante le prove allo Squarcia, è toccato anche al sestiere di Porta Tufilla trovare un altro cavaliere. 


Il sostituto


La scelta del comitato dell’Arme rossonera, riunitosi ieri pomeriggio d’urgenza, ha deciso di affidarsi a Denny Coppari, in ballottaggio fino all’ultimo con Fabio Picchioni. Il sestiere ha scelto il trentaseienne cavaliere di Treia, collaboratore della scuderia di Massimo Gubbini, che già conosce la Quintana per aver giostrato come portacolori della Piazzarola.

Nel frattempo, sono tante le testimonianze di affetto e solidarietà nei confronti di Massimo Gubbini. A cominciare dal Magnifico Messere, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, che rimarca come la rievocazione storica cittadina non sia partita sotto i migliori auspici,e ha voluto mandare gli auguri di pronta guarigione a Gubbini ed anche a Chicchini facendo poi a tutti una richiesta: «Mai come quest’anno, mostriamo maturità rispettando tutti i sestieri e la Quintana – afferma -. Uniti, per la nostra rievocazione storica». Segno di unità che hanno voluto mandare gli altri cinque sestieri che hanno rilasciato una nota congiunta in cui hanno voluto esprimere «sostegno e vicinanza» a Massimo Gubbini e al sestiere di Porta Tufilla. Ma non sono mancate le polemiche. A seguito dell’incidente di Foligno in cui è morta la cavalla Ginger Beer, dura presa di posizione dell’Organizzazione internazionale protezione animali: «Ogni Palio con uso di cavalli è una manifestazione pericolosa, anche per i fantini, che mette in secondo piano i diritti degli animali – commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto - È ora di voltare pagina: siamo nel XXI secolo e ancora dobbiamo assistere a questi spettacoli anacronistici che mettono a repentaglio vite umane e animali». 

Esposto degli animalisti

Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani Onlus, dichiara: “La morte della cavalla durante le prove della Quintana a Foligno è una testimonianza tragica dell’inevitabile risultato dell’uso e dello sfruttamento dei cavalli nell’ambito delle competizioni equestri. Questo evento doloroso ha suscitato profonda indignazione e richiede una riflessione profonda sulla necessità di porre fine a tale anacronistica e barbara pratica, che mette a rischio la vita degli animali coinvolti e anche delle persone.”

L’Avvocato Francesca Pantanella, esperta legale dell’Associazione, aggiunge: “Questo incidente tragico mette in luce la mancanza di precauzioni e misure di sicurezza adeguate a garantire il benessere e la protezione dei cavalli. È fondamentale che le autorità competenti e gli organizzatori di eventi equestri assumano la responsabilità di proteggere la vita degli animali e adottino norme più rigide per garantire il loro benessere. In attesa dei risultati dell’autopsia della povera cavalla, valuteremo un esposto alla procura competente per chiedere indagini in merito a questo incidente“.

Gli Animalisti Italiani lanciano un appello a tutti i cittadini italiani e agli organizzatori di eventi equestri affinché si adoperino per porre fine allo sfruttamento dei cavalli. È necessario promuovere alternative etiche e responsabili che non mettano a rischio la vita degli animali coinvolti in queste competizioni.

I cavalli sono creature meravigliose e sensibili, e non dovrebbero essere oggetto di maltrattamenti, violenze o rischi pericolosi. È nostro dovere tutelarli e trattarli con rispetto e amore.

Gli Animalisti Italiani si uniscono nel cordoglio per la morte della cavalla e sperano in un rapido recupero per il cavaliere Gubbini. Auspichiamo che questa tragica esperienza possa spingere verso una maggiore consapevolezza e un cambiamento positivo nel trattamento dei cavalli e di ogni specie animale.

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