Ascoli, fallimento Piceno Sviluppo
La Procura indaga dieci persone

La Finanza in azione
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Sabato 12 Gennaio 2019, 07:45
ASCOLI - La società Piceno Sviluppo nel mirino della Finanza. La società consortile creata alla fine degli anni ‘90 dalla Provincia è al centro di una inchiesta coordinata dal sostituto procuratore, Cinzia Piccioni. Da quanto trapela, gravi sarebbero i reati ipotizzati nei confronti di una decina di indagati tra ex amministratori e componenti degli organismi di controllo della società che sarebbero accusati di aver compiuto un falso societario che avrebbe causato il dissesto della società consortile. Le contestazioni della Finanza sarebbero riferite ad una posta attiva superiore ai 100mila euro che sarebbe stata iscritta malamente nel bilancio della società da cui poi, secondo gli inquirenti, sarebbero scaturite le difficoltà finanziarie di Piceno Sviluppo. Si tratterebbe di soldi che sarebbero stati impropriamente utilizzati per pagare gli stipendi dei dipendenti e alcuni consulenti. L’inchiesta si riferirebbe a fatti che sarebbero avvenuti oltre dieci anni fa ma che sarebbe finita sotto la lente della Guardia di Finanza solo dopo il fallimento della società consortile che fu disposto a seguito di una sentenza del tribunale di Ascoli nel 2016. Solo dopo che la sezione fallimentare accertò il grave stato finanziario in cui si trovava Piceno Sviluppo, gli agenti delle Fiamme gialle hanno passato al setaccio i libri contabili della società consortile e ricostruito l’attività finanziaria e spulciando voce per voce gran parte dei bilanci approvati nel corso degli anni. Per gli inquirenti che stanno ora svolgendo le indagini sarebbero state riscontrate delle incongruenze che avrebbero causato il dissesto della società. Gli indagati sarebbero accusati di aver falsificato i bilanci della società che avrebbe causato il dissesto finanziario culminato poi con il fallimento della società consortile. 
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