La dotazione organica attuale prevede la turnazione di due Infermieri e due Oss sia al mattino che al pomeriggio e due Infermieri nel turno notturno senza la presenza dell’Oss. In media, si raggiunge giornalmente il numero di oltre 10 appoggi fuori reparto e di circa 3/4 ricoveri. Ciò comporta un impegno considerevole nella gestione dei nuovi ricoveri, delle dimissioni e del reinserimento dei pazienti precedentemente appoggiati presso altri reparti. Ultimamente, come è statoi segnalato dal sindacato Nursind, è stato disposto che l’infermiere in servizio nel turno notturno si occupi dell’effettuazione dell’invio telematico dell’ordine dei farmaci alla farmacia interna, con una frequenza di tre volte a settimana. Tuttavia, l’assolvimento di questa attività, comporterebbe una diminuzione del tempo di assistenza da erogare ai pazienti ricoverati nel reparto.
La presenza di notte
«Ma ciò che risulta ancora più grave - scrive Pelosi - è che questa amministrazione non ha contemplato la presenza dell’operatore Socio-Sanitario nel turno di notte, in aggiunta alle due unità infermieristiche presenti. È evidente che la situazione descritta implichi il demansionamento dell’infermiere, a causa del ricorso a mansioni inferiori (inevitabilmente da espletare, in assenza dell’OSS) rispetto alle competenze specifiche.