ASCOLI - Sono in continuo aumento gli attacchi dei lupi ad ovini ed altri animali da allevamento al pascolo. Da tempo sono state sollevate lamentele da parte degli allevatori per i danni, per i quali gli indennizzi non sono adeguati. Ora per i capi uccisi nel suo territorio il Parco nazionale dei Sibillini rivede al rialzo i risarcimenti. Triplicati i massimali per gli animali feriti costretti a ricorrere alle spese veterinarie.
Il nuovo prontuario per la valutazione dei danni alla zootecnia prevede aumenti di oltre l’11% rispetto al precedente in caso di predazione.
Cresce il numero di animali uccisi dai lupi
Rimane il fatto che è in crescita il numero di animali uccisi dall’attacco dei lupi. Questi si stanno moltiplicando in modo notevole. Il lupo è una specie protetta a livello europeo e non può essere abbattuto. L’assalto dei lupi però sta mettendo a terra l’intero settore degli allevamenti ovini. La moltiplicazione degli esemplari a caccia di cibo devasta greggi con pecore anche gravide e agnelli. Un fenomeno di emergenza nazionale che nei territori di Ascoli e Fermo ha raggiunto livelli insostenibili. Diversi allevamenti hanno già chiuso. Altri stanno per farlo. Negli ultimi 10 anni persi il 47% degli allevamenti Ascolani e il 51% di quelli Fermani. Neanche i cani pastori maremmani, dicono gli allevatori, riescono a contenere gli attacchi. E ancora. Sono stati sbranati anche cani di media-piccola taglia vicino alle case, nonché qualche puledro e capre. La Commissione europea aprirà una nuova fase nel processo di decisione sull’eventuale declassamento dello status di protezione del lupo.