ASCOLI Un’esplosione di colori, di gioia e di divertimento: piazze e vie del centro sono diventate un teatro a cielo aperto dove a farla da padrona sono le scenette, gli sketch e le gag che le maschere rappresentano.
Vere recite
Quella della domenica mattina è il momento in cui a recitare un ruolo da protagonista sono le macchiette, vera caratteristica del Carnevale di Ascoli. Modi di dire, proverbi o anche fatti di cronaca sono lo spunto per la mascherata, talvolta decisa la mattina stessa e realizzata con quello che si può trovare dentro casa. Elegante e esilarante la mascherata realizzata da Maria Antonietta Gagliardi che non sopporta ad esempio chi la tocca quando le parla oppure i vocali di dieci minuti inviati con l’sms e, a quel punto, le si… accendono tutte le lampadine: soprattutto quelle che ha in testa attaccate alla parrucca. I tanti lavori realizzati e la promozione fatta nel corso degli anni dall’amministrazione comunale hanno fatto sì che Ascoli diventasse una bomboniera, anzi ben tre come quelle messe in scena da Luigia Rossi Brunori, Silvia Formichetti e Chiara Giovannozzi.