Coldiretti insorge: «Inefficace la gestione dell’Atc sui cinghiali. Prevalgono ancora gli interessi di bottega»

Coldiretti insorge: «Inefficace la gestione dell’Atc sui cinghiali. Continuano a prevalere gli interessi di bottega»
Coldiretti insorge: «Inefficace la gestione dell’Atc sui cinghiali. Continuano a prevalere gli interessi di bottega»
di Francesco Massi
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Domenica 21 Aprile 2024, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 11:47

ASCOLI È guerra aperta tra Coldiretti Ascoli-Fermo e l’Ambito territoriale sociale di Ascoli, ente preposto alla gestione faunistico-venatoria. Motivo di scontro la gestione della fauna selvatica, considerata inefficace. Coldiretti, nell’Atc rappresenta un quarto della compagine sociale, composta dalle organizzazioni agricole, ambientaliste e venatorie. Con questo attacco dà voce alle migliaia di agricoltori allo stremo e che da anni denunciano disastri alle coltivazioni senza ottenere risultati tangibili. Con perdite di centinaia di migliaia di euro l’anno.

L’affondo

«L’Atc dovrebbe garantire un’efficace attività di contenimento della popolazione del cinghiale per consentire agli agricoltori di svolgere il proprio mestiere, invece continuano a prevalere interessi di bottega e atteggiamenti divisivi - denunciano il presidente Coldiretti Stefano Mazzoni e il direttore Francesco Goffredo. - Alcune iniziative debbono essere prese dalla Regione Marche, ma tante altre sono onere dell’Atc, che non può continuare ad agire come se la braccata, tra l’altro censurata fra le tecniche di controllo del cinghiale con una recente e assurda sentenza del Tar delle Marche, fosse l’unico metodo efficace per contenere la popolazione degli ungulati.

Tutte le strategie consentite vanno incentivate: braccata, girata, autotutela del fondo agricolo, gabbie di cattura e selecontrollo fino ad arrivare al coinvolgimento dell’esercito.

Il tutto, finché non verrà ristabilito un equilibrio sostenibile tra la presenza della fauna selvatica e quella dell’agricoltore». Poi un sollecito alla Regione per l’urgenza della riforma degli Atc. Quindi nell’assemblea di rinnovo delle cariche dell’Atc di Ascoli la Coldiretti non ha candidato nessuno delegato per protesta, visto che considera uno squilibrio di trattamento delle compagini, penalizzando gli agricoltori. «Al prefetto Copponi – concludono Mazzoni e Goffredo – abbiamo chiesto un tavolo di lavoro, che sarà convocato nelle prossime settimane, per individuare le strategie possibili da mettere in campo per ristabilire un equilibrio sostenibile».

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