Ascoli, chiede i danni dopo 6 anni
Fu accusato ingiustamente di furto

Il tribunale di Ascoli
Il tribunale di Ascoli
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Martedì 14 Agosto 2018, 06:10
ASCOLI - Un imprenditore agricolo ha trascorso ingiustamente 7 mesi in carcere e agli arresti domiciliari. Impossibilitato a seguire il suo lavoro si è visto costretto a chiudere l’attività con gravi perdite finanziarie. A distanza di un anno dalla sua condanna si è svolto ad Ancona il processo d’appello al termine del quale è stato assolto. R.P. era stato denunciato sei anni fa per essersi introdotto furtivamente nell’abitazione di un suo conoscente. Fu accusato di avere rubato una lavastoviglie, un televisore al plasma, un decoder digitale, una lavatrice, una poltrona in pelle bianca, un bracciale da donna in oro bianco, un orologio, cinque litri di olio di oliva, 40 bottiglie di vini pregiati, varie bottiglie di liquori, alcuni flaconi di profumi, vari soprammobili, due cassette di vini di alta qualità, un tosaerba, alcuni piatti artistici, una tanica contenente dell’olio, alcuni capi di biancheria, vari oggetti e 150 euro in contanti e venne condannato a 18 mesi. Dopo l’assoluzione l’imprenditore chiederà l’indennizzo per l’ingiusta detenzione. «La legge prevede – spiega l’avvocato Umberto Gramenzi – che gli spetti euro 235,82 per ogni giorno trascorso in cercere e euro 117, 91 per quelli in cui è stato costretto agli arresti domiciliari»
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