Ascoli, l'Elettromeccanica di Benigni
passa agli arabi per 28 milioni di euro

Lo stabilimento della Elettettromeccanica Adriatica
Lo stabilimento della Elettettromeccanica Adriatica
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Venerdì 1 Luglio 2016, 09:30
ASCOLI - Sono gli arabi dell’Alfanar i nuovi proprietari dell’Elettromeccanica Adriatica di Benigni e Rossi. Con un offerta di 27 milioni e 900 mila euro il gruppo saudita si è aggiudicato l’asta per la cessione delle quote societarie dell’azienda ascolana indetta dal tribunale per le imprese di Ancona battendo la concorrenza dell’Imesa di Sergio Schiavoni. 
 
La vendita è avvenuta online, partendo da una base d’asta fissata in 26 milioni di euro e con rialzi di cinquantamila euro. Dalle 10 di ieri mattina, le uniche due imprese che avevano richiesto di poter partecipare alla vendita avevano di tempo fino alle ore 15 per presentare la propria offerta. Dopo una primo rilancio avvenuto in mattinata, particolarmente concitati sono stati gli ultimi cinque minuti dove le offerte si sono succedute in maniera incalzante. Inoltre, il regolamento della vendita all’asta prevedeva che se l’ultimo rilancio fosse avvenuto entro un minuto e mezzo dalla fine delle contrattazioni, venivano concessi altri cinque minuti per poter dare alla controparte di rilanciare. Alla fine, i rilanci sono stati ben 38 e l’asta si è conclusa alle 15,51 di ieri quando l’azienda ascolana è stata assegnata al miglior offerente. 
 
Si conclude così un lungo braccio di ferro che ha visto per oltre due anni contrapporsi i soci dell’Elettromeccanica Adriatica: da una parte la famiglia Benigni con il 50 per cento delle quote e, dall’altra la famiglia Rossi con l’altra metà della proprietà. Termina così una situazione di stallo che rilancia l’impresa ascolana e ridà fiducia ai circa 170 dipendenti che stavano vivendo una situazione paradossale dal momento che una delle poche aziende che non ha risentito della crisi economica e con commesse significative rischiava di cadere nel baratro a seguito delle diversità di vedute dei soci. A nulla erano valsi gli sforzi del commissario giudiziario, Simona Romagnoli, di cercare un accordo tra le parte. A quel punto si sono spalancate inevitabilmente le porte della vendita all’asta. «Se considero che la mia famiglia ha contribuito non poco alla nascita e all’affermazione dell’azienda, oggi (ieri, ndr) non posso essere contento della vendita - ha commentato Massimo Rossi, vice presidente dell’Elettromeccanica Adriatica -. Ma la nostra è stata una scelta obbligata e se due anni fa non avessimo intrapreso questa strada, sicuramente il valore dell’azienda si sarebbe lentamente azzerato. Invece, così facendo, siamo riusciti a mantenere le certificazioni necessarie garantendo un futuro all’Elettromeccanica e soprattutto ai suoi dipendenti che mi sento di ringraziare per aver continuato a lavorare con impegno in un periodo certamente non facile». 
 
Nelle prossime settimane verrà definito il passaggio di proprietà e il pagamento delle quote societarie e da quel momento l’Alfanar avrà il pieno controllo dell’Elettromeccanica Adriatica che vanta un fatturato di 33 milioni di euro. La nuova proprietà conosce l’Elettromeccanica Adriatica essendo stata cliente dell’azienda ascolana. Il gruppo arabo ha un progetto di espansione in Europa che potrebbe determinare nuovi investimenti con serie possibilità di sviluppo e la conquista di ulteriori quote di mercato. Novità previste per settembre.
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