ASCOLI Sono in tutto 123 gli alloggi popolari assegnati in città nel corso della legislatura dall’Arengo e dall’Erap. A cui si aggiungono altri alloggi di edilizia agevolata e altri appartamenti recuperati e da recuperare, oltre a tutto il calderone del Pinqua con circa un centinaio di alloggi a canoni calmierati tra housing sociale e altre formule previste. Mentre si viaggia verso il nuovo bando per la graduatoria finalizzata ad ottenere alloggi popolari in città, con quella attuale in scadenza a luglio, si tirano le somme, in consiglio comunale, sul fronte dell’emergenza casa e delle relative risposte fornite o programmate. Un resoconto che è stato affiancato nell’ultima seduta del consiglio comunale all’approvazione del nuovo regolamento per le assegnazioni.
Gli alloggi assegnati
A tracciare un bilancio nella sala della Ragione, durante il consiglio comunale, riguardo il lavoro svolto dall’Arengo in questa legislatura che volge al termine sul fronte delle politiche abitative è stato l’assessore Massimiliano Brugni, dopo il precedente intervento del sindaco Marco Fioravanti che aveva ricordato l’inserimento nel Piano opere pubbliche messo a punto con l’assessore Marco Cardinelli anche di diversi cantieri per creare circa un centinaio di alloggi sociali finanziati col bando Pinqua. «Il lavoro svolto dall’amministrazione Fioravanti in questi anni – ha sottolineato Brugni – ha portato all’assegnazione di 115 alloggi di edilizia pubblica residenziale e si sta procedendo ad assegnarne altri 8.
Gli alloggi da realizzare
Per quanto riguarda gli appartamenti programmati e da realizzare, il sindaco insieme al vice sindaco Giovanni Silvestri in condivisione con l’assessore Brugni sono in attesa dei 42 alloggi a Pennile di sotto in dirittura di arrivo, mentre a breve partiranno i lavori anche per i 27 alloggi popolari previsti a Monticelli per il Contratto di quartiere. Poi, come detto, c’è da attendere i circa 100 appartamenti, soprattutto per housing sociale, che dovranno ora essere realizzati – con cantieri già aperti come ad esempio al complesso di San Domenico e all’ex caserma Vecchi, e da aprire all’ex Eca e nelle frazioni – grazie ai progetti per il Pinqua, anche per housing intergenerazionali (convivenza di anziani e giovani) e per persone con disabilità, che Fioravanti intende poi affidare a una agenzia di locazione a matrice comunale, per andare incontro alle varie esigenze delle famiglie e anche delle giovani coppie.