Ascoli, incubo amianto anche all'Ipsia
e lungo la strada per Monte Rosara

Operai al lavoro per rimuovere l'amianto
Operai al lavoro per rimuovere l'amianto
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Lunedì 4 Luglio 2016, 06:20
ASCOLI - L’incubo amianto ora spunta anche a scuola. Non solo edifici privati e qualche palazzo istituzionale (come Palazzo San Filippo e il Tribunale), non solo lastre abbandonate in strada e capannoni industriali: adesso il rischio affiora anche in una struttura che, durante l'anno, ospita decine di studenti e docenti e, quindi, ad altissima frequentazione: si tratta dell'Ipsia "Sacconi", ad Ascoli. Un istituto per il quale ora la Provincia ha predisposto un intervento urgente a seguito del sopralluogo effettuato proprio alla fine di giugno dai propri tecnici del servizio edilizia scolastica e patrimonio. Proprio dall’ispezione, infatti, è emersa una situazione di pericolosità dovuta alla rottura di due canne fumarie in eternit presenti sulla parete est dell’istituto, tra l'altro proprio in prossimità di un marciapiede e quindi su una via di pubblico accesso. I tecnici, valutata la situazione, "al fine di salvaguardare la pubblica e privata incolumità, hanno ritenuto necessario porre in essere un intervento immediato per rimuovere lo stato di pregiudizio all'edificio con un intervento di smontaggio e conseguente smaltimento delle due canne fumarie lunghe circa 11 metri".
 
È stato, quindi, redatto un verbale di somma urgenza, a seguito del quale è stata disposta l'effettuazione di tutti gli interventi di manutenzione necessari per ristabilire le condizioni funzionali dell'edificio scolastico interessato, con affidamento diretto ad un'impresa specializzata che si è resa immediatamente disponibile ad eseguire i lavori in tempi strettissimi. Nella stessa determinazione con la quale si è proceduto all'affidamento, si è ribadito il fatto che "i lavori di rimozione canne fumarie in amianto presso la parete est dell 'Ipsia "Sacconi" sono stati dichiarati di somma urgenza".
 
L'ennesimo caso, dunque, della presenza di amianto che, sicuramente, rappresenta comunque un problema proprio per i possibili rischi che il materiale nocivo può rappresentare soprattutto in quelle zone o quegli edifici ad alta frequentazione e, soprattutto, laddove può esserci il rischio di una dispersione di particelle nell'aria. A questo punto, visto l'alto numero di segnalazioni e di casi registrati, potrebbe sicuramente essere opportuno procedere con un'azione ricognitoria complessiva, in sinergia tra enti e con il coinvolgimento dei privati, nella direzione già tracciata e sollecitata nell'ordine dal gruppo consiliare di Ascoli del Movimento 5 Stelle e da quello del Pd ascolano. Le richieste riguardavano la realizzazione di "un piano di bonifica, di messa in sicurezza e di rimozione basato sulle sinergie.
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