Tecnowind, va deserto il bando
per l’affitto: si dovrebbe ritentare

Tecnowind, va deserto il bando per l’affitto: si dovrebbe ritentare
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Sabato 17 Marzo 2018, 07:25
FABRIANO - Nessuna offerta per Tecnowind. E adesso bisognerà capire come muoversi, onde evitare che la situazione peggiori. Dopo il fallimento della storica azienda fabrianese produttrice di cappe aspiranti per cucina e piani cottura nello stabilimento di Marischio, che aveva poi portato al licenziamento collettivo dei 247 dipendenti, si erano accese speranze nel momento in cui era stato pubblicato il bando per l’affitto della stessa o di un suo ramo, ma alla scadenza del termine ultimo, fissato per le 12,30 di ieri, alla curatrice fallimentare Simona Romagnoli non sono pervenute offerte.

L’apertura delle buste, che il bando aveva previsto per lunedì prossimo alle 10, ovviamente non ci sarà, ma con ogni probabilità Fim, Fiom e Uilm cercheranno di avere un incontro o, comunque, un contatto con la Romagnoli per analizzare l’accaduto e valutare eventuali mosse per tentare di porre rimedio a una situazione molto delicata. 
Certo è che fino al 19 marzo resteranno regolarmente al lavoro i 12 responsabili di funzione, che erano stati richiamati in fabbrica a disposizione della curatrice fallimentare per occuparsi dell’inventario, del controllo delle distinte e dell’ufficio acquisti. In questo frangente, i sindacati preferiscono mantenere il riserbo, ma è chiaro che si stanno già ipotizzando alcuni percorsi. Quello che potremmo definire principale, quasi normale in queste circostanze, potrebbe essere la riproposizione di un nuovo bando di affitto dell’azienda o di un ramo di essa, cercando però di prevedere condizioni più favorevoli per gli investitori. È appena il caso di ricordare che il bando scaduto ieri prevedeva un affitto di quattro mesi con un canone mensile a base d’asta di 20.000 euro. Inoltre, il soggetto interessato all’affitto avrebbe dovuto presentare due polizze di fideiussione per almeno 500.000 euro totali. Una bella somma, questa, che avrebbe dovuto tutelare da un’eventuale non giusta conservazione dei beni e/o dal mancato rilascio dell’azienda in caso di mancata aggiudicazione. 
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