«Sono un pugile, vi ammazzo»
Minaccia fidanzata e poliziotti

«Sono un pugile, vi ammazzo» Minaccia fidanzata e poliziotti
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Sabato 17 Marzo 2018, 06:35
ANCONA - Prima sfonda la porta dell’appartamento dove abita la compagna, poi la insulta davanti al figlio minorenne. Infine, all’arrivo della polizia, inveisce anche contro gli uomini in divisa. «Sono un pugile, vi ammazzo», avrebbe detto prima di spintonare un agente e sputargli controo. Si sarebbe davvero scatenato, nella notte tra giovedì e ieri, un 47enne anconetano residente ad Assisi.

L’uomo, in affidamento ai servizi sociali per alcuni precedenti, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per violazione di domicilio, danneggiamento aggravato, minacce e lesioni personali. Al termine della direttissima, ieri mattina, il giudice ha convalidato l’arresto, disponendo per l’uomo – un cuoco – i domiciliari. Non è ancora chiaro cosa possa aver fatto scattare l’ira del 47enne, ma è probabile che dietro la bagarre possa esserci una scenata di gelosia. Di certo l’anconetano, che vanta un passato da boxeur, ha raggiunto casa dalla compagna, nella periferia di Assisi. Lei in quel momento era in compagnia di un uomo. Pur di non far entrare il fidanzato, la donna si è barricata all’interno dell’appartamento, mettendo dietro alla porta alcuni mobili. Nulla da fare. Il pugile è comunque riuscito ad entrare dopo aver divelto gli infissi. Una volta dentro, si è scatenato con una sequela di insulti e minacce di morte, tutte perpetrate di fronte al figlio piccolo della donna. L’uomo che era in compagnia della compagna del 47enne si è sentito male a causa dello show messo in scena dall’anconetano. 

Quando sono arrivati gli agenti il 47enne era imbestialito e la vista delle divise non è bastata a placarlo. Anzi, ha iniziato ad accanirsi contro gli agenti, minacciandoli di morte e vantandosi di essere un bravo pugile. Dopo uno sputo e un violento spintone, i poliziotti lo hanno bloccato, portandolo poi in commissariato, dove l’anconetano avrebbe continuato ad inveire con minacce ed insulti. Un agente è finito al pronto soccorso con una contusione al collo guaribile in 10 giorni.
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