Scoperti casi di scabbia ed epatite A
screening e vaccinazioni nelle scuole

Scoperti casi di scabbia ed epatite A screening e vaccinazioni nelle scuole
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Giovedì 19 Aprile 2018, 05:15
SENIGALLIA - Scabbia alla scuola di infanzia Piazza Saffi in centro storico ed epatite A alla materna Girotondo della Cesanella. Ed è proprio questo il caso che desta maggiore preoccupazione anche se la situazione è sotto controllo. Ieri i genitori si sono speventati appena ricevuta la comunicazione del vaccino consigliato. Il passaparola incontrollato aveva diffuso notizie non veritiere a proposito del ricovero di un bimbo, ma l’Asur rassicura che non s’è verificato alcun ricovero.

L’epatite A si può prendere tramite alimenti contaminati, come sarebbe accaduto in questo caso, soprattutto mangiando pesce crudo o uova. «È stato notificato un caso di epatite A nella scuola Girotondo - conferma Daniela Cimini, responsabile del Servizio prevenzione e sorveglianza malattie infettive e cronico-degenerative - ed è stata consigliata la vaccinazione per i bambini e gli adulti». Registrato inoltre un caso di scabbia alla scuola d’infanzia Piazza Saffi in centro storico, dove ieri mattina il personale dell’Asur si è recato per controllare tutti i bambini e il personale. Nessuno ha manifestato sintomi riconducibili all’acaro tra i presenti a scuola. Solo un caso registrato quindi, quello che ha fatto scattare la procedura prevista per legge. A darne notizia è stato un comunicato diramato dall’Asur a firma congiunta di Daniela Cimini e Rita Bigelli, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Senigallia Centro Fagnani, di cui la scuola di infanzia fa parte. Comprende 87 bambini divisi in quattro sezioni, ospitati all’interno del plesso della primaria Pascoli in via piazza Saffi da cui prende il nome. «Sono già stati informati i rappresentanti di classe ed è stata diffusa una breve nota informativa ai genitori degli alunni e al personale docente e non - si legge nella nota - ai medici di medicina generale e ai pediatri». 

La visita eseguita ieri ha comportato il controllo visivo delle pieghe cutanee di mani, polsi, ascelle, girovita, inguine. I medici hanno controllato che non ci fossero segni lasciati dalla puntura dell’acaro sulla pelle e neppure piccole lesioni da sfregamento, perché la puntura genera prurito e viene istintivo quindi grattarsi: tutto negativo. La scabbia, quindi, è stata presa fuori dalla scuola, visto che una sola persona è rimasta coinvolta. «Per la scabbia non è prevista una profilassi ma un periodo di sorveglianza - spiega la Cimini - tutti i soggetti presenti a scuola sono stati controllati e in nessuno è stata riscontrata presenza di infestazione. Mancano solo gli assenti e occorre arrivare alla fine del periodo di sorveglianza fissato per il 18 maggio». Un altro caso si era verificato lo scorso anno all’asilo Collodi delle Saline. Quest’anno invece si è registrato un caso di tubercolosi alla secondaria Fagnani, chiuso definitivamente nei giorni scorsi, e un secondo ha coinvolto la scuola superiore Ipsia.
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