SENIGALLIA Iniziata ieri mattina la demolizione di ponte Garibaldi, inagibile da oltre un anno. Un operaio a bordo di un mezzo, con all’estremità un martello demolitore in grado di frantumare superfici resistenti, ha iniziato dal lato di via Rossini. Un lavoro lungo che proseguirà oggi. Per molti cittadini uno spettacolo da non perdere. C’è chi ha assistito alle operazioni dal marciapiede di via Rossini e chi invece affacciato dalla passerella ciclopedonale, che ha offerto una prospettiva migliore.
Il cantiere
La procedura è identica a quella già vista nell’ottobre 2020 quando venne demolito ponte 2 Giugno, il gemello del Garibaldi.
L'assemblea
Intanto sabato pomeriggio al circolo Acli Falco di Casine di Ostra si è svolta un’assemblea pubblica, indetta da Pd e Diritti al futuro, su tutti gli interventi post-alluvione. Per la gestione di un efficace fase di ricostruzione i partecipanti all’incontro auspicano la costituzione di un Comitato interistituzionale della Valle, coadiuvato da una segreteria tecnico-scientifica e un ufficio speciale decentrato nella valle Misa Nevola, promesso, votato e mai finanziato. Tra le proposte anche un monitoraggio e un allertamento potenziati e la formazione della popolazione sulle azioni da compiere e quelle da evitare, poi ancora ristori al 100% dei danni subiti, un piano di interventi organico sull’intero bacino idrografico. Chiedono di velocizzare la progettazione e realizzazione delle vasche di espansione e, infine, di ripristinare le infrastrutture nell’entroterra secondo uno scherma di priorità. «Inoltre, il presidente Acquaroli si farà carico o no di proporre al Governo di incrementare nell’imminente Finanziaria 2024 lo stanziamento generale, dai 400 milioni al miliardo di euro – si chiedono Pd e Diritti al futuro - da lui stesso dichiarato a suo tempo come il vero ammontare dei danni nell’intera regione Marche?».