Parcheggio multilevel al porto di Ancona: «Partita in mano a Fincantieri»

Il presidente dell’Authority Garofalo: «È un’iniziativa privata». E funzionale al raddoppio del bacino

Parcheggio multilevel al porto di Ancona: «Partita in mano a Fincantieri»
Parcheggio multilevel al porto di Ancona: «Partita in mano a Fincantieri»
di Federica Serfilippi
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Lunedì 18 Marzo 2024, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 13:43

ANCONA Un parcheggio multilevel a ridosso dell’Arco di Traiano? È un’ipotesi plausibile. Ma gli stalli sarebbero disponibili sopo per gli operai della Fincantieri, il cui bacino è prossimo al raddoppio. A riportare in auge un vecchio progetto (se ne parlò nel 2019, epoca Mancinelli) è stato Giacomo Bugaro, rappresentante del Comune di Ancona nel Comitato di gestione del porto. «Fincantieri avrebbe voluto realizzare, nella sua area, un parcheggio multipiano: la concessione c’era, ma è scaduta. Rinnoviamola» le parole di Bugaro per cercare di dare un ordine alla sosta all’interno dello scalo portuale.

Il punto

«Si tratta di un’iniziativa privata in capo a Fincantieri» specifica Vincenzo Garofalo, presidente dell’Authority. «L’idea, in passato - non è stata portata avanti, recentemente ne abbiamo riparlato ma non c’è ancora una proposta ufficiale».

Ad ogni modo si tratterebbe di un park destinato - almeno secondo un primo prospetto - agli operai del cantiere navale. Ci sono 80 milioni in ballo per il raddoppio dello stabilimento: 40 garantiti da Fancantieri, altrettanti dal Mit. Il progetto dovrà prendere forma entro i prossimi tre anni.

La concessione di cui parla Bugaro è quella che la società che gestisce il cantiere navale aveva ottenuto nel 2019. All’epoca si era prospettata l’idea di realizzare un parcheggio multipiano all’interno dello stabilimento della Fincatieri e in uso anche ai croceristi: avrebbero potuto lasciare lì la propria auto e poi imbarcarsi. La suggestiva idea aveva preso quota nell’ambito del progetto del banchinamento del molo Clementino, che sta muovendo oggi (dopo cinque anni) i primi concreti passi con le indagini preliminari per verificare la reale fattibilità del macro progetto destinato a cambiare il volto del porto anconetano.

La scelta

L’ipotesi del maxi park era poi tramontata. «Bisogna ragionare sulla viabilità, che sarà rivoluzionata in città e dentro il porto» aveva detto l’allora numero uno dell’Authority Rodolfo Giampieri, ipotizzando la realizzazione di parcheggi scambiatori e puntando sulla mobilità green per portare turisti e croceristi all’interno dello scalo. Del maxi park non s’è fatto nulla. E nemmeno della rivoluzione viabilità.

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