ANCONA Una parola di troppo, un banale litigio e poi il pestaggio nel parcheggio della discoteca. Stando ai testimoni e ai riscontri dei carabinieri, almeno in sei si erano accaniti contro un solo ragazzo, stordito con una scarica di calci e pugni al volto. Così violenti da farlo finire a terra e fargli perdere i sensi. Per la violenza che risale all’alba del 6 marzo del 2022, fuori dal Mia Clubbing di Porto Recanati, per ora sono finiti in due davanti al tribunale dei minorenni. Sono entrambi 17enni anconetani, accusati di lesioni personali in concorso.
In aula
Per uno, difeso dagli avvocati Elena Martini e Cristina Bolognini, il giudice ha avallato nei giorni scorsi un percorso di messa alla prova: farà volontariato per i prossimi otto mesi.
La ricostruzione
Il giovane, stando a quanto emerso all’epoca dei fatti, era andato in discoteca assieme alla fidanzata e agli amici. Doveva essere una serata di festa e musica con la discoteca (come del resto tutti gli altri locali notturni d’Italia) che aveva riaperto dopo il periodo della pandemia da Covid 19. Si era invece trasformata in un inferno. Non è chiaro se gli aggressori conoscessero il 17enne e i suoi amici. Fatto sta che, complice anche l’alcol assunto, la situazione era degenerata all’improvviso. È nel parcheggio del locale che era esplosa la violenza.
La sequela di colpi
Per la procura, il 17enne aggredito era stato prima colpito con uno schiaffo nella parte posteriore della testa, poi il branco si era scatenato con calci e pugni. Una serie di colpi che avevano fatto finire il ragazzo a terra. La minorata difesa non aveva impedito alla gang di proseguire il pestaggio. Il personale della security era intervenuto per cercare di stoppare la violenza e sul posto erano poi arrivati i carabinieri. Il 17enne era finito al pronto soccorso. I due ragazzi finiti davanti al giudice erano stati identificati nell’immediatezza.