ANCONA - Tormentato dal sospetto di perdere la persona amata, che riteneva fosse insidiata da un presunto rivale, ha deciso di reagire. Di passare alle maniere forti. La cronaca della degenerazione di uno stato emotivo, alimentato dal tarlo del dubbio, narra di un uomo di 45 anni che ha picchiato un 60enne, dipendente di Anconambiente, prendendolo a pugni. Era convinto che fosse l’amante della moglie.
La ricostruzione
L’agguato è avvenuto ieri mattina, molto presto: erano da poco trascorse le 5,30 quanto il parcheggio, che s’allarga alle Palombare, di fronte ad Anconambiente, in via del Commercio, si è trasformato nel set di un regolamento di conti dal retrogusto passionale.
Il limbo
Cambiando la prospettiva, il marito inquieto e rabbioso non si è fatto convincere dalla difesa imbastita da chi si sarebbe sentito braccato. Scoperto. La sintesi di questa brutta vicenda è che la verità resta sospesa, avvolta nell’incertezza. Nel limbo della diffidenza. E non è detta ancora l’ultima parola: il tutto potrebbe, infatti, concludersi con una eventuale denuncia su querela di parte. Dalle ragioni del cuore a quelle delle carte bollate, la strada potrebbe essere già segnata.