Minaccia di uccidersi, ma poi si scaglia
contro i carabinieri «Vi mangio il cuore»

Minaccia di uccidersi, ma poi si scaglia contro i carabinieri «Vi mangio il cuore»
di Talita Frezzi
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Mercoledì 24 Aprile 2019, 01:05 - Ultimo aggiornamento: 15:52
OSIMO -Minaccia di volersi uccidere, ma poi aggredisce Carabinieri e operatori sanitari del 118. E un salvataggio diventa una colluttazione e poi un arresto. Serata molto movimentata quella di Pasquetta in via Oriolo, a Osimo Stazione, dove un 55enne aveva minacciato di togliersi la vita. Ma non era vero, l’aveva detto al telefono a un familiare al culmine di una lite, oltretutto accesa in preda ai fumi dell’alcol.
  
Erano da poco passate le 19 quando l’uomo, italiano di professione autista, aveva litigato al telefono chiudendo bruscamente la conversazione con la minaccia di uccidersi che, forse proprio per il suo stato di alterazione psico-fisica per l’abuso etilico, è stata ritenuta credibile dal congiunto.
Subito è scattato l’allarme al 118. Sul posto sono intervenute le ambulanze insieme ai Carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile della Compagnia di Osimo. I soccorritori pensavano di dover far desistere un aspirante suicida, invece si sono trovati di fronte un esagitato. I soccorritori hanno subito notato l’alito vinoso e che l’uomo non presentava segni autolesionistici. Anzi, in preda a uno stato di crescente agitazione dovuta all’alcol che aveva ingerito, il 55enne dapprima ha minacciato i sanitari e i militari. «Vi mangio il cuore!», ha urlato gettandosi contro di loro, poi li ha aggrediti a calci e pugni. Uno dei militari è stato colpito alla gola, trascinato a terra e colpito più volte, mentre l’altro è stato raggiunto da un violento pugno a una spalla.
Ne è nata una colluttazione, in seguito alla quale l’esagitato è stato bloccato e arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I due militari si sono fatti medicare al pronto soccorso dell’ospedale di Osimo, hanno riportato diverse contusioni e se la caveranno rispettivamente con una prognosi di 10 e 7 giorni. L’esagitato è invece comparso ieri mattina davanti al gip del tribunale di Ancona, che ha convalidato l’arresto e, su richiesta dei termini a difesa presentata dal difensore, ha disposto la scarcerazione e fissato il processo al 16 maggio.
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