Baby ladri al bar, vandali al parco
«Siete ripresi, ora pagate per tutti»

Baby ladri al bar, vandali al parco «Siete ripresi, ora pagate per tutti»
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Giovedì 14 Dicembre 2017, 09:54
MONTEMARCIANO - «Attenzione siete ripresi, pagate per tutti», recita una scritta comparsa in una delle porte dei gazebo dell’area archeologica di via dei Tigli a Marina. Il Comune ha installato le telecamere dopo le continue incursioni segnalate dai cittadini. Balordi nei giorni scorsi si sono anche introdotti anche nel bar dello stadio rubando liquori, lumachine, caffè e leccalecca. Strani movimenti che vanno avanti da qualche settimana. 

La prima segnalazione è arrivata al comune il 23 novembre scorso. «Ad un capanno dell’area archeologica – scrive il cittadino lasciando una segnalazione nel sito – è stata divelta la serratura. La sera, portando il cane fuori, vedo gente entrare e chiudersi dentro». L’ente è subito corso ai ripari. «Abbiamo disposto delle telecamere – spiega Liana Serrani, sindaco di Montemarciano – e la polizia municipale sta facendo delle indagini. Si tratta di una zona molto frequentata d’estate, dove si svolgono le feste, mentre nei mesi invernali rimane più isolata. La gestiscono l’Avis e il Marina Calcio». Il responsabile dell’ufficio stampa del Marina Calcio è andato a fare un sopralluogo, alla luce delle ultime segnalazioni. Sembra che qualcuno si rechi li anche per fumare qualche spinello lontano da occhi indiscreti. 


«Ho trovato quattro ragazzi che se ne sono andati appena mi hanno visto – spiega Aldo Nicolini –. Non c’è nulla da rubare qui ma più che altro fanno qualche atto vandalico oppure si ritrovano a fumare qualche spinello. Non so se siano gli stessi che si sono introdotti nel bar dello stadio». Un colpo non da professionisti ma da golosi di cui però non si era sparsa notizia nei giorni scorsi. «Nessuno ne ha parlato ma ignoti hanno forzato il bar dello stadio – prosegue il responsabile dell’ufficio stampa del Marina Calcio –, dove hanno rubato bottiglie di liquori, una cassa con 15 chilogrammi di lumachine di mare che si trovavano nel congelatore, una scatola di caffè e addirittura quattro leccalecca». 
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