Allarme prostituzione e droga
nel parcheggio sotto il santuario

Allarme prostituzione e droga nel parcheggio sotto il santuario
di Giacomo Quattrini
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Sabato 23 Febbraio 2019, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 13:34
LORETO - Degrado a due passi dal Santuario Mariano. Nel parcheggio Benedetto XV, dal quale si entra salendo via Costa d’Ancona da Villa Musone, sono sempre più numerose le segnalazioni di movimenti sospetti in orario notturno. Sui social i residenti hanno postato foto di profilattici usati lasciati a terra e sospettano che il luogo, a due passi dall’ascensore che porta al centro storico e quindi alla Basilica, sia anche un punto di ritrovo per la prostituzione e addirittura i tossicodipendenti. C’è chi accusa l’amministrazione comunale di indifferenza di fronte al degrado del grande parcheggio, pieno in realtà solo nei weekend o nelle festività religiose, quando i pellegrini prendono d’assalto Loreto.
  
Per il resto il piazzale rimane spesso vuoto, soprattutto la sera, concedendo anfratti appartati a chi cerca intimità di coppia, oppure chi si vende o si droga. Il sindaco di Loreto Paolo Niccoletti cerca però di smorzare i toni: «A noi non sono mai giunte segnalazioni di fenomeni legati a prostituzione o spaccio e consumo di stupefacenti, le forze dell’ordine non ci hanno mai chiamato per chiedere interventi di messa in sicurezza di quel parcheggio». Secondo il sindaco quei profilattici le cui foto sono finite sui gruppi Facebook sarebbero la testimonianza di semplici coppie che si sono appartate nel piazzale, ma in questo senso assicura: «Il parcheggio è già provvisto di illuminazione pubblica e comunque nei prossimi giorni provvederemo alla potatura degli alberi così da aumentare la visibilità dell’area, di certo non restiamo inermi di fronte a questi episodi ed è eccessivo associarli alla presenza del Santuario, si rischia di danneggiare l’immagine della città». Proprio l’accesso al parcheggio da via Costa d’Ancona potrebbe essere uno dei punti messi sotto videosorveglianza nelle prossime settimane.
 
Come noto, infatti, Loreto è l’unica città della provincia ad aver ottenuto un cofinanziamento ministeriale su un progetto legato all’installazione di telecamere di videosorveglianza pubblica. Al bando nazionale l’amministrazione Niccoletti ha presentato l’anno scorso un progetto da 45mila euro, per metà accolto a finanziamento, per il resto ci penserà il Comune. «Con i 22.500 euro ministeriali e altrettanti comunali - spiega il sindaco - riusciremo a installare circa 20 spy-cam di videosorveglianza di ultima generazione», ovvero capaci di leggere anche le targhe delle auto segnalando in tempo reale se sono state rubate o prive di revisione o assicurazione, come quelle installate recentemente a Osimo. «In città - assicura Niccoletti - avevamo già una trentina di spy-cam, arriveremo nei prossimi mesi con questo progetto a circa 50, insomma, saremo all’avanguardia dal punto di vista della sicurezza e della prevenzione». Di più: la sala operativa collegata alla videosorveglianza comunale sarà collegata col comando dei carabinieri di Loreto, che dunque potranno usufruire delle stesse immagini che riceve la polizia municipale.
 
 
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