FALCONARA - Incredulità, disperazione, un dolore inconsolabile che arriva al cuore e non se ne va. Sono i sentimenti che i familiari, gli amici, i conoscenti ma anche tanta gente comune prova in queste ore dopo il drammatico incidente stradale di lunedì pomeriggio a Palombina Vecchia che ha coinvolto Niccolò Bontempi, 31 anni, residente a Marina di Montemarciano, che versa in condizioni gravissime all’ospedale di Torrette.
I sentimenti
L’incredulità è quella di Rita, una giovane di Chiaravalle che lunedì pomeriggio stava tornando a casa dal lavoro che svolge a Barcaglione, e transitava in quel tratto alle 15,23, proprio nel momento dell’incidente. «Ero in auto ed improvvisamente ho visto alcuni pezzi dei mezzi volare in aria, in alto, fin sopra l’insegna della farmacia Palombina. Ho sentito le urla di una ragazza, ho accostato e sono scesa. Mi sono precipitata sul giovane che era a terra e sono rimasta impressionata dalla situazione: aveva il volto che era insanguinato e presentava certamente fratture; respirava molto male. Ho qualche esperienza di primo soccorso ma una scena del genere non l’avevo mai vista. Ho subito chiamato il 118, ho dato la posizione e ho cercato di aiutarlo: gli ho tenuto la testa, lui era incosciente, poi improvvisamente ha avuto un sussulto come se stesse riprendendosi e si voleva muovere; l’ho tenuto fermo, gli parlavo e lo rassicuravo. Ho chiesto del ghiaccio e l’ho applicato dietro la testa facendogli mantenere la posizione di sicurezza per permettergli di respirare meglio». Rita descrive minuziosamente la situazione di cui è stata testimone e scoppia in un pianto dirotto. L’incredulità è anche quella di Tamara, che lavora nella farmacia Palombina e anche lei ha soccorso il giovane: solo in serata però si è accorta che si trattava di Niccolò, un suo amico, il compagno di Giusy, una sua amica carissima. E poi la disperazione, di molti, di tantissimi. Di Samuele Simoncioni, ad esempio, presidente del Montemarciano Basket. «Vorrei stare solo in silenzio – dice Simoncioni – siamo in attesa di avere notizie positive su Niccolò, un grande sportivo come suo padre Massimo che è stato nostro dirigente fino al 2015. Niccolò aveva iniziato a giocare con noi alla fine degli anni ‘90 e non è più uscito dalla famiglia del Montemarciano Basket. Ha fatto tutta la trafila delle squadre giovanili per arrivare alla prima squadra, in serie C, nel 2013, poi ha giocato nel campionato di I^ Divisione». Simoncioni tratteggia anche il carattere di Niccolò Bontempi. «E’ una persona disponibile, umile, buona come tutta la sua famiglia, sono persone allegre. Siamo sotto choc, preghiamo per lui e siamo vicini ai suoi parenti».
L’angoscia
E poi il dolore, profondo, inconsolabile, di tutti.