L’assicurazione paga i danni
della tromba d’aria di luglio

L’assicurazione paga i danni della tromba d’aria di luglio
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Giovedì 10 Ottobre 2019, 07:40
OSIMO - È arrivata ieri la quietanza di pagamento da parte dell’assicurazione del Comune per i danni causati dal maltempo del 9 luglio scorso. Un atto che consentirà all’amministrazione Pugnaloni di sottoporre ai revisori dei conti una variazione di bilancio da portare in consiglio comunale entro fine ottobre. Approvata questa, il Comune potrà finalmente, dopo circa quattro mesi, mettere mano al proprio patrimonio da riparare. 

 

Con affidamento diretto o piccoli appalti, dipenderà dall’importo dei lavori. Al momento l’assicurazione ha anticipato 245mila euro, ovvero il 70% di quanto il Comune incasserà dalle due polizze stipulate. Con questi 245mila euro l’amministrazione intende sistemare il campo sportivo di San Biagio inagibile da luglio per la recinzione e le panchine divelte, con importo dei danni stimati e rimborsati dall’assicurazione di 76mila euro. Verranno riparate le scuole di San Biagio e Osimo Stazione rispettivamente con interventi pari a 17mila euro e 8mila euro. Si dovranno ripristinare una dozzina di sistemi di videosorveglianza andati fuori uso dopo la tromba d’aria che in pochi minuti, in quel tremendo pomeriggio di luglio, mandò in tilt mezza provincia. 

In totale l’importo rimborsato con le due polizze per le spycam è di 26mila euro. C’è da riparare l’impianto solare sopra la piscina pubblica della Vescovara con 71mila euro e infine il fotovoltaico di San Sabino per 46mila euro di intervento. In questo caso l’impianto di via Giuggioli, avendo due polizze, avrà un ripristino suddiviso a metà con la Osimo Servizi, la società comunale che lo gestisce. Ci sono altre proprietà pubbliche che il Comune aveva inserito nella lista dei danni inviata alla sua assicurazione, ma dovranno attendere il restante 30% dei soldi che deve ancora avere la quietanza di pagamento. Ad esempio il tetto della ex chiesa di San Silvestro, il tetto dell’ex Cantinone, il tetto del Municipio, quello della caserma dei carabinieri e del teatro La Nuova Fenice, ma anche semafori e segnaletica orizzontale rovinati. Tutti interventi ritenuti secondari rispetto a quelli che il Comune farebbe subito con i 245mila euro arrivati ieri. E che andranno ricalcolati perché in totale il Comune aveva denunciato per le sue proprietà danni per 578mila euro ma alla fine l’assicurazione, dopo il confronto tra periti, ne risarcirà circa 350mila. 

Restano fuori i danni a pertinenze private: 47 le istanze che il Comune ha inviato alla Regione con la richiesta di calamità naturale. Una richiesta che al momento non ha però ricevuto risposta e col passare del tempo appare sempre più difficile che venga accettata. In questo caso ci sarebbero 720mila euro di danneggiamenti registrati da aziende osimane più 115mila euro per le abitazioni. In ballo ci sono anche 67mila euro di danni stimati da Dea, società del Gruppo Astea che il 9 luglio registrò blackout per guasti alle linee elettriche. Dovrebbero ottenere il ristoro, indipendentemente dallo stato di calamità naturale, i danni a privati causati da cedimenti di proprietà pubbliche.
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