Lascia l’auto in sosta disabili a Jesi: un passante lo rimprovera, lui ha il pass e lo aggredisce con una catena

Lascia l’auto in sosta disabili a Jesi: un passante lo rimprovera, lui ha il pass e lo aggredisce con una catena
Lascia l’auto in sosta disabili a Jesi: un passante lo rimprovera, lui ha il pass e lo aggredisce con una catena
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Domenica 25 Febbraio 2024, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 07:09

JESI - Posteggia l’auto sul parcheggio giallo riservato ai portatori di handicap, ma viene notato da un passante che, indignato credendo fosse l’ennesima sosta selvaggia, glielo fa notare. Il passante credeva che quello a cui aveva assistito fosse un gesto incivile nei confronti degli aventi diritto a quello spazio riservato, senza sapere che l’auto aveva il tagliando per la sosta. Ne scaturisce una violenta lite al culmine della quale l’automobilista, irritato, estrae dal portabagagli una catena con cui cerca di colpire l’altro, minacciandolo.

La lite, generata sostanzialmente da un equivoco, è scoppiata ieri in via Gallodoro e solo il pronto intervento della Polizia locale allertata da alcuni passanti, ha scongiurato il peggio.

Quel che è più assurdo è che l’automobilista - un 60enne jesino che è stato denunciato per possesso abusivo di oggetto atto a offendere – aveva il titolo per posteggiare sugli spazi gialli, essendo regolarmente in possesso del tagliando rilasciato per l’anziana madre, che abita in quella zona dove lui aveva parcheggiato.

Il 60enne era andato a prenderla e invece di spiegare al passante (anch’egli 60enne) che aveva il regolare permesso rilasciato per la madre che era andato a prendere, ha preferito aggredirlo e minacciarlo con una catena. Un equivoco che ha rischiato di provocare conseguenze gravissime. Fortunatamente alla scena hanno assistito dei passanti che, temendo un epilogo drammatico, hanno fermato una pattuglia della Polizia locale, in servizio di controllo della viabilità. Il pronto intervento degli agenti ha permesso di riportare l’ordine e la calma, evitando ulteriori pericolose conseguenze. Fatti i dovuti accertamenti e ricostruito l’accaduto, gli agenti hanno identificato entrambi i protagonisti del diverbio e conseguentemente hanno denunciato il proprietario dell’auto all’autorità giudiziaria per possesso abusivo dell’oggetto atto ad offendere. La catena è stata ovviamente sequestrata.

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