Grotte stagionali, il Pd parte all’attacco
«Non sono uno stabilimento balneare»

Grotte stagionali, il Pd parte all’attacco «Non sono uno stabilimento balneare»
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Mercoledì 17 Ottobre 2018, 07:35
GENGA - Bufera sul Consorzio Frasassi. Il Pd gengarino attacca la delibera con cui il cda consortile definisce “stagionale” l’attività delle grotte. Per il circolo «le declassifica ad uno stabilimento balneare e le fa chiudere per 70 giorni consecutivi con un grave danno economico, perdita di posti di lavoro e di immagine per Frasassi e per il territorio montano».

 

Pertanto lancia un appello «affinché si possa scongiurare una decisione incomprensibile» e chiede «l’annullamento dell’atto». Ma se per il Pd gengarino la delibera è un documento in attesa di essere reso pubblico, per il Consorzio, rimane ancora «una proposta da perfezionare perché deve essere integrata da altri pareri». Il che spiega che nonostante dieci giorni siano passati, la delibera non è ancora all’albo pretorio. Una questione di forma che non cambia la sostanza. La decisione di considerare le grotte come un’attività stagionale si basa sul fatto che i flussi dei visitatori variano a secondo del tempo e oscillano con l’andamento delle stagioni. 
Il concetto della stagionalità non è stato solo approvato da quattro componenti del cda con il voto contrario del quinto, Davide Bruffa - il segretario del Pd di Genga, subentrato a luglio a Mario Mengarelli - ma con l’avallo dell’assemblea consortile e dunque del comune di Genga e dalla Provincia di Ancona, rappresentati dal sindaco Giuseppe Medardoni e dalla presidente Liana Serrani. 

Insomma barra diritta verso il riconoscimento della “stagionalità” che, per il «consorzio – spiega il presidente Geniale Mariani - sarebbe l’unico vestito che consentirebbe: di rimanere un ente pubblico economico; di evitare, con il consenso dei sindacati, di chiudere 70 giorni; di stipulare contratti di natura pubblica a tempo determinato; di lavorare con dipendenti scelti su una graduatoria senza dover delegare, con il cambiamento delle normative, all’esterno le assunzioni come ad agosto scorso». Un ricorso ad un’agenzia interinale che ha fatto infuriare i sindacati e la Cgil che sostiene le 19 guide che, Job’s Act alla mano, chiedono l’assunzione a tempo indeterminato entro la fine dell’anno. 
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