Falconara, dipendenti in ansia
per il fallimento dell'Hotel Touring

L'hotel Touring a Falconara
L'hotel Touring a Falconara
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Venerdì 5 Giugno 2015, 21:12 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 21:23
FALCONARA - Dichiarato il 28 maggio il fallimento dell'Hotel Touring, adesso i proprietari e i sindacati sperano di evitare i sigilli per salvare i posti di lavoro e le prenotazioni estive.



Attualmente il caso è seguito dall'avvocato curatore, Edoardo Boscarato. Il rischio è che presto alle porte dell'hotel verranno messi i sigilli, con la conseguenza di dover disdire tutte le prenotazioni estive. Già ieri mattina è corsa la voce in città che i sigilli erano già stati imposti, costringendo i clienti a raccogliere i propri averi e lasciare l'albergo. Ma dal Touring è partita subito la smentita. "Siamo riusciti a far prorogare la messa dei sigilli di qualche altro giorno", riferiscono dall'hotel.



A quanto pare, il fallimento sarebbe stato causato dall'accumulo di debiti che la vecchia gestione ha lasciato in sospeso per anni. Poi, nel luglio del 2013, i proprietari del Touring (la famiglia Lucconi) hanno deciso di riprendere in mano le redini dell'albergo.



"Abbiamo recuperato la produttività gestionale con grande impegno e serietà", aggiungono. L'impegno della proprietà a risanare i debiti pregressi è massimo ma, purtroppo, la trafila appare ancora lunga. Per tutta la giornata di ieri i proprietari dell'albergo sono stati impegnati al tavolo con gli avvocati per decidere le sorti dell'hotel che dagli anni Settanta è il simbolo della città di Falconara.



"Auspico che si possa trovare una possibilità di non mettere i sigilli all'hotel - commenta l'assessore al Turismo, Stefania Signorini -. La chiusura del Touring sarebbe una perdita enorme per tutta la città nel senso della ricettività turistica". La stessa Signorini sottolinea che la scorsa estate il Touring ha fatto il pienone di turisti con tanto di riscontri positivi. "Stimo moltissimo i proprietari e mi auguro davvero che si possa intervenire anche in extremis", conclude l'assessore.



Poi c'è la Fisascat Cisl delle Marche che evidenzia come l'obiettivo prioritario, nella difficile gestione del fallimento, sia la tutela dei lavoratori.



Pertanto la Cisl "fa appello a tutte le parti in causa affinché venga trovata una soluzione che, salvaguardando gli interessi dei creditori, non pregiudichi la continuità aziendale e con essa quella dei rapporti di lavoro - scrive il sindacato -. In una fase di forte crisi occupazionale, dove la ricollocazione nel mondo del lavoro è ancora molto difficile e con una stagione turistica ormai avviata, il licenziamento del personale interromperebbe una continuità di reddito che è sempre stata garantita ai dipendenti nonostante la situazione di difficoltà finanziaria dell'azienda".



La Fisascat Cisl delle Marche auspica che l'attività aziendale non venga interrotta. Ma soprattutto che la tutela degli interessi dei creditori possa essere perseguita senza mettere a repentaglio i posti di lavoro.
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