Chiaravalle, colpi a raffica per sfilare oro e soldi: villette depredate, ladri condannati

Chiaravalle, colpi a raffica per sfilare oro e soldi: villette depredate, ladri condannati
Chiaravalle, colpi a raffica per sfilare oro e soldi: villette depredate, ladri condannati
di Federica Serfilippi
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Martedì 13 Febbraio 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 08:51

CHIARAVALLE Colpivano soprattutto di notte, mirando alle villette isolate per agevolare la fuga con oro e gioielli. Era stata un’operazione dei carabinieri a fermare la scia di blitz messa in moto da un banda di ladri di origine albanese, che stava spadroneggiando tra la provincia di Ancona e quella di Ascoli Piceno. Ieri mattina è arrivata la stangata del giudice Pietro Merletti per due imputati: 5 anni e 10 mesi a un 39enne e 3 anni e 10 mesi a un 37enne, entrambi albanesi e difesi dall’avvocato Mauro Diamantini. Si procedeva con il rito abbreviato. Posizione a parte per un terzo imputato, il quale ha deciso di procedere con il rito ordinario. Il processo è in corso. 


Le contestazioni

I furti contestati abbracciano un breve lasso di tempo.

Si parte dalla fine di dicembre 2014 fino alla prima metà di febbraio 2015. Ci sono voluti, dunque, dieci anni per arrivare alla sentenza di primo grado. Stando a quanto ricostruito nel corso delle indagini, la banda agiva soprattutto di notte. E poco importa se all’interno delle abitazioni c’erano i proprietari. Entravano dalle finestre dei piani bassi e, senza far rumore, passavano in rassegna le stanze. I banditi andava a caccia di monili in oro, gioielli, argenteria e soldi. Ma il colpo grosso era stato messo a segno a Chiaravalle, nella villetta di un’avvocata iscritta al Foro di Ancona. Il valore del bottino ammontava a 100mila euro. I ladri erano fuggiti a bordo della Bmw di famiglia dopo essere entrati dentro casa e aver rubato di tutto, compreso il contenuto della cassaforte blindata con 10 armi, tra cui una pistola, regolarmente detenute.

La fuga

La banda aveva poi abbandonato la Bmw lungo l’A14, in direzione sud. E parte della refurtiva, compresa la pistola, era poi stati restituita alla legittima proprietaria nel corso delle indagini portate avanti dai carabinieri. Nella nostra provincia, i banditi avevano anche colpito - sempre in orario notturno - abitazioni isolate di Montemarciano e Senigallia. L’altro raggio d’azione aveva visto collocare i malviventi a Cupra Marittima. In una sola notte, per esempio, avevano passato in rassegna almeno quattro villette. Da una erano spariti monili in oro e un intero servizio d’argento con tanto di zuccheriera, vassoi, caffettiera e teiera. Da un’altra, il furto aveva fruttato circa 500 euro i contanti e una macchina fotografica professionale. Da un’altra ancora, gioielli e un cellulare. Il quarto furto era rimasto solo tentato, poiché gli inquilini si era svegliati sentendo i rumori. Parte della refurtiva era stata ritrovata dai carabinieri nell’alloggio, a Fermo, occupato da alcuni membri della banda. 

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