Sorpreso dentro il garage del padrone
La lite e la fuga: ora è in manette

Sorpreso dentro il garage del padrone La lite e la fuga: ora è in manette
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Martedì 21 Novembre 2017, 13:21 - Ultimo aggiornamento: 17:01
CASTELFIDARDO - Ieri sera i militari della stazione di Castelfidardo hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico per la detenzione domiciliare, emessa il 18 novembre scorso dal gip del Tribunale di Ancona, traendo in arresto per il reato di  tentata rapina un pluripregiudicato extracomunitario marocchino  di 37 anni, residente a Castelfidardo, coniugato, nullafacente, soggetto ritenuto socialmente pericoloso e considerato ladro seriale, rintracciato nei pressi della propria abitazione mentre stava rincasando.

Il provvedimento scaturiva dalle indagini espletate dal Comando procedente in relazione al tentato furto e rapina consumata nell’abitazione di un giovane 41enne fidardense, avvenuto il 12 novembre: il pregiudicato marocchino, veniva sorpreso e bloccato, dal proprietario, mentre frugava all’interno del garage pertinente all’abitazione, impedendo l’apertura dall’interno, ma il malvivente nel tentativo di fuggire e garantirsi l’impunità, aggrediva il proprietario e da cui nasceva una colluttazione riuscendo a liberarsi e a fuggire.

Le immediate indagini condotte dai carabinieri di Castelfidardo con il supporto del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo, consentivano di identificare il delinquente, grazie alla pronta denuncia e collaborazione della vittima, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza, corroborati dal rinvenimento nel garage di un giubbotto e del cappello in lana dimenticati nella fuga dal ladro e dal riconoscimento tramite individuazione fotografica del pluripregiudicato marocchino da parte del coraggioso proprietario di casa.

Nel corso dell’identificazione del bandito e del suo avvenuto arresto veniva altresì eseguita una perquisizione domiciliare recuperando e restituendo immediatamente al legittimo proprietario, tutta la refurtiva che l'uomo aveva sistemato in un sacco di plastica e nascosto nella propria cantina sotto una maceria di legna, del valore complessivo di €. 500,00 circa.
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