Orari-trappola e zero regole
come si ingannano i genitori

Orari-trappola e zero regole come si ingannano i genitori
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Lunedì 10 Dicembre 2018, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 10:05
ANCONA - Tre ore di ritardo, no, non sono accettabili. Specie quando si parla di adolescenti che frequentano ancora la scuola media, figuriamoci poi se quei ragazzini vengono scortati anche da mamme e papà con figli più piccoli al seguito. «Avessimo saputo che il rapper si sarebbe presentato all’una di notte, certo che non avremmo mandato i nostri figli in quel locale. Non solo non li avremmo accompagnati fino a Corinaldo, ma non avremmo proprio acquistato i biglietti». 

 

Sono i giorni del lutto ma anche della rabbia, quelli che si stanno accavallando dopo la tragedia alla Lanterna Azzurra. Sono i giorni del dolore e delle riflessioni per quello che si sarebbe potuto evitare, per quei biglietti che sono riusciti a ingannare anche i genitori più prudenti e protettivi. Venerdì 7 dicembre, ore 22.05: la data e l’ora (tra l’altro desueta rispetto a quelle che solitamente vengono indicate per gli eventi) sono state impresse nella locandina fotografica che accompagna le tappe del rapper Sfera Ebbasta. Ore 22.05, Lanterna Azzurra a Corinaldo. Si sono attivate le masse di ragazzini impazziti per l’artista di Cinisello Balsamo, che tra l’altro proprio quel giorno festeggiava il suo 26esimo compleanno e l’uscita della nuova versione dell’album “Rockstar”.

Una tappa imperdibile fissata in un weekend di festa, dove i ragazzi avrebbero potuto dormire a lungo anche il sabato mattina. Non è semplice dire no a un teenager: «Gli altri compagni ci vanno, perché io no?». Già, perché? Perché per una volta, magari una volta sola, non esaudire il desiderio di un figlio? Eppure sarebbe bastato girare un po’ su Internet per capire che qualcosa non quadrava. Venerdì Sfera Ebbasta era protagonista di un’altra serata all’Altromondo Studios di Rimini. Arrivo previsto: ore 23, un’ora dopo Corinaldo. nel sito del locale notturno più famoso della Riviera romagnola, al contrario dalla discotecamarchigiana, il timing è stato spiegato in maniera più dettagliata. La serata sarebbe iniziata alle 22 e si sarebbe conclusa alle 4.30 del mattino. “Sfera Ebbasta dalle ore 23”. Il rapper non ce l’avrebbe mai fatta a esibirsi nel djset a Corinaldo e coprire in tempo 80 chilometri di distanza fino a Rimini. Ma in realtà il tabellino di marcia dell’artista era diverso. Molto. Il rapper aveva deciso di festeggiare il compleanno a Rimini e di passare dal bridisi con la torta alla pista dell’Altromondo Studios. Orario rispettato, in questo caso. Ma a 80 chilometri più a sud c’era un migliaio di ragazzini che l’attendeva con l’adrenalina addosso e nel frattempo si scatenava in discoteca. 

A Rimini il rapper ha cantato cinque brani poi, dopo mezzanotte, ha salutato i fans. Era ora di mettersi in macchina per la seconda tappa della notte. «Sfera arriverà verso l’1,15», hanno confermato a un indignatissimo e arrabbiatissimo genitore gli organizzatori della serata corinaldese. Altroché 22.05. Perché certi artisti fanno così. Due o tre apparizioni in diverse città a una distanza media una dall’altra per radunare quanta più gente possibile, che magari per un concerto intero non sarebbero stati in grado di racimolare. E se nel primo locale l’orario viene rispettato, gli altri inevitabilmente si mettono in coda. Senza chiarire ovviamente, alimentando i dubbi e prolungando l’attesa all’infinito. Altrimenti la maggior parte di quei ragazzini che si sono ritrovati alla Lanterna Azzurra venerdì sera sarebbero rimasti a casa. Altroché Sfera Ebbasta.
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