Vandali scatenati, caos e danni sul treno. Tirano anche alcol al controllore: in cinque a giudizio

Vandali scatenati, caos e danni sul treno. Tirano anche alcol al controllore: in cinque a giudizio
Vandali scatenati, caos e danni sul treno. Tirano anche alcol al controllore: in cinque a giudizio
di Federica Serfilippi
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Sabato 6 Maggio 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 17:03

ANCONA  - Avevano scatenato il caos sul treno diretto a Senigallia, dove sarebbero dovuti scendere per raggiungere la discoteca Mamamia. Stando alle accuse, prima si erano accaniti contro le pareti del convoglio, prendendole a calci e pugni. Poi la gang se l’era presa con il controllore, togliendogli il cappello, cercando di prendergli la tracolla con il taccuino dei verbali e infine “annaffiandolo” con una gettata di spumante. Era il 14 settembre del 2019. 

 
Il dibattimento


A quasi quattro anni dei fatti, a processo ci sono finiti in cinque, tutti ragazzi tra i 25 e i 27 anni, residenti tra Ancona, Falconara e Jesi.

Devono rispondere di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e dei danneggiamenti arrecati agli arresi del treno. Ma ad agire sarebbe stato un gruppo composto da almeno dieci persone, tra cui dei minorenni. Ieri il dibattimento è entrato nel vico davanti al giudice Pietro Renna con l’audizione dei primi testimoni della procura, tra cui l’ufficiale della Polfer che si era occupato delle indagini dopo la denuncia sporta dal controllore di Trenitalia, parte civile con l’avvocato Renato Codiglia.

Oltre all’agente sono stati sentiti anche dei ragazzi che quella sera si trovavano nel vagone dove stava viaggiando il gruppo di vandali. Per le indagini sono state determinanti le parole dei testimoni oculari e il riconoscimento eseguito dal personale di bordo di Trenitalia, considerando che quel convoglio non era dotato di telecamere. 


«Ho visto alcuni ragazzi rubare il cappello al controllore e poi spruzzargli alcol addosso» ha riferito una giovane in aula. Ancora prima di prendere l’operatore, il gruppo di vandali si era accanito contro le pareti del treno, danneggiandole a suon di cazzotti e pugni. In più, i ragazzi avrebbero iniziato a fumare e a lanciare bestemmie. Sentendo il rumore e un vociare confuso, il controllore si era avvicinato alla comitiva di ragazzi per redarguirli. Aveva ottenuto l’effetto opposto. Perché stando all’imputazione, i vandali avevano alzato il tiro, aggredendo il controllore.

Stando a quanto ricostruito dalla Polfer, alcuni avevano iniziato a fumare addosso al ferroviere, mentre uno si era preoccupato di rubargli il berretto. A un certo punto, qualcuno avrebbe gettato addosso all’uomo una spruzzata di spumante, contenuto nella bottiglia di vetro che era stata aperta poco prima. Mentre il treno stava per fermarsi a Marzocca, il controllore sarebbe stato spinto contro la porta e gli sarebbero anche arrivati degli sputi. Alla fermata il ferroviere, stando ai testimoni, era sceso da quel convoglio per raggiungere la testa del treno. Il gruppetto si era separato e i ragazzi si erano sparsi in vagoni diversi. Il processo è stato aggiornato. 

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