ANCONA - Avevano scatenato il caos sul treno diretto a Senigallia, dove sarebbero dovuti scendere per raggiungere la discoteca Mamamia. Stando alle accuse, prima si erano accaniti contro le pareti del convoglio, prendendole a calci e pugni. Poi la gang se l’era presa con il controllore, togliendogli il cappello, cercando di prendergli la tracolla con il taccuino dei verbali e infine “annaffiandolo” con una gettata di spumante. Era il 14 settembre del 2019.
Il dibattimento
A quasi quattro anni dei fatti, a processo ci sono finiti in cinque, tutti ragazzi tra i 25 e i 27 anni, residenti tra Ancona, Falconara e Jesi.
Oltre all’agente sono stati sentiti anche dei ragazzi che quella sera si trovavano nel vagone dove stava viaggiando il gruppo di vandali. Per le indagini sono state determinanti le parole dei testimoni oculari e il riconoscimento eseguito dal personale di bordo di Trenitalia, considerando che quel convoglio non era dotato di telecamere.
«Ho visto alcuni ragazzi rubare il cappello al controllore e poi spruzzargli alcol addosso» ha riferito una giovane in aula. Ancora prima di prendere l’operatore, il gruppo di vandali si era accanito contro le pareti del treno, danneggiandole a suon di cazzotti e pugni. In più, i ragazzi avrebbero iniziato a fumare e a lanciare bestemmie. Sentendo il rumore e un vociare confuso, il controllore si era avvicinato alla comitiva di ragazzi per redarguirli. Aveva ottenuto l’effetto opposto. Perché stando all’imputazione, i vandali avevano alzato il tiro, aggredendo il controllore.
Stando a quanto ricostruito dalla Polfer, alcuni avevano iniziato a fumare addosso al ferroviere, mentre uno si era preoccupato di rubargli il berretto. A un certo punto, qualcuno avrebbe gettato addosso all’uomo una spruzzata di spumante, contenuto nella bottiglia di vetro che era stata aperta poco prima. Mentre il treno stava per fermarsi a Marzocca, il controllore sarebbe stato spinto contro la porta e gli sarebbero anche arrivati degli sputi. Alla fermata il ferroviere, stando ai testimoni, era sceso da quel convoglio per raggiungere la testa del treno. Il gruppetto si era separato e i ragazzi si erano sparsi in vagoni diversi. Il processo è stato aggiornato.