Ancona, termosifoni freddi: gli alunni
fanno sciopero al Podesti-Onesti

Ancona, termosifoni freddi: gli alunni fanno sciopero al Podesti-Onesti
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Novembre 2017, 06:55
ANCONA - I termosifoni sono freddi, gli alunni decidono di disertare le lezioni e dar vita a una protesta davanti alla sede della vicina Provincia. E’ successo ieri all’Istituto “Podesti-Calzecchi Onesti”. Dopo aver segnalato più volte la presenza di radiatori spenti all’interno delle classi gli studenti dell’Ipsia-Ipc hanno stabilito di non entrare nelle aule finché il problema non fosse stato risolto. Come già avvenuto in altre occasioni nel corso di quest’anno scolastico, la dirigenza ha provveduto a segnalare il problema ai tecnici della Provincia, proprietaria dell’immobile e perciò responsabile della sua manutenzione. I tecnici intorno alle 9.20 si sono recati nella scuola di Passo Varano per rilevare la temperatura all’interno delle aule. Temperatura risultata consona a quanto previsto dalle normative. I tecnici hanno perciò stabilito che non era necessario procedere ad alcun tipo di intervento. 

«Ci hanno spiegato che l’impianto non presenta alcun genere di problema – riferisce il vicepreside Pino Sergio - Il fatto che qualche termosifone in certe ore del giorno risulti spento è normale, in quanto sono dotati di valvole termostatiche che disattivano il radiatore nel attimo in cui la temperatura raggiunge i valori ottimali». In sostanza, dal momento che i termosifoni vengono accesi prima dell’ingresso in classe degli studenti, può accadere che gli alunni, nelle giornate più tiepide, una volta entrati, li trovino già spenti, perché la temperatura prevista è già stata raggiunta. Oppure può verificarsi che i termosifoni si spengano durante la mattinata perché il calore dei corpi ha contribuito a scaldare l’ambiente. La spiegazione non ha però convinto gli studenti, secondo i quali l’impianto sarebbe malfunzionante, in quanto all’interno delle aule risulterebbe troppo freddo per stare seduti a seguire le lezioni. Nessuno è perciò rientrato in classe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA