Ancona, pittrice uccisa: al setaccio
dei Ris l'appartamento e l'auto

Ancona, pittrice uccisa: al setaccio dei Ris l'appartamento e l'auto
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Venerdì 17 Novembre 2017, 11:35
ANCONA - Quasi nove ore non sono bastate ai carabinieri del Ris per trovare indizi necessari a risolvere l’enigma della morte di Renata Rapposelli. L’appartamento di via della Pescheria dove la pittrice si era trasferita da un paio di anni oggi sarà al centro di un nuovo sopralluogo da parte dei Reparto investigazioni scientifiche. Nonostante ieri gli esperti siano stati al lavoro tutto il giorno sono necessari ulteriori accertamenti per cercare le tracce che possano portare gli inquirenti a mettere un punto fermo sull’inchiesta aperta per omicidio e occultamento di cadavere. La casa di Reny non è stata l’unica a passare sotto la lente dei Ris.

Nel pomeriggio, i militari hanno analizzato per la seconda volta la Fiat 600 in possesso degli indagati Giuseppe e Simone Santoleri, ex marito e figlio della pittrice. L’accertamento sull’utilitaria è stato eseguito alla luce del ritrovamento del corpo di Renata in una scarpata a pochi passi dal fiume Chienti, a Tolentino. Una zona difficilmente raggiungibile, piena di fango e detriti. Le analisi sull’auto sarebbero state effettuate non solo per cercare segni di un possibile trasporto del cadavere, ma anche per capire se il terriccio del luogo dove casualmente una settimana fa è stato ritrovato il corpo di Renata possa essere rimasto nella carrozzeria dell’utilitaria. Ieri, dopo l’ispezione all’auto, il pool difensivo che rappresenta i legali ha subito depositato l’istanza per il dissequestro della 600. Ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria, invece, l’appartamentino di via della Pescheria. I carabinieri del Ris sono arrivati attorno alle 10.45. Non sono usciti prima delle 19.30 In questo arco temporale hanno esaminato ogni angolo della casa con il luminol e tutti gli strumenti tecnici necessari a repertare tracce organiche. 
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