ANCONA Un party tra universitari in piena emergenza Coronavirus non poteva non attirare l’attenzione degli inquilini del palazzo, reclusi in casa, e delle forze dell’ordine. Schiamazzi e musica alta avevano richiamato le Volanti della questura in un appartamento della centralissima via Piave. Era la notte dell’8 marzo del 2020.
Lo scenario
Una volta entrati, i poliziotti avevano trovato decine di giovani universitari, sia italiani che stranieri in Erasmus, intenti a fare festa, tra alcol, risate e qualche goliardia di troppo.
Proprio la giunta, nei giorni scorsi, si è accordata per dare mandato all’avvocato Monica De Feo di costituirsi parte civile nel procedimento contro i due studenti che, all’epoca del blitz della polizia, si trovano nel capoluogo dorico nell’ambito del progetto di Erasmus. Nel frattempo, sarebbero andati via da Ancona. Oltre al rinvenimento e al sequestro dei cartelli, gli agenti della questura avevano provveduto a denunciare otto ragazzi a vario titolo il disturbo arrecato alle persone, per la violazione del Dpcm sulle norme per contenere il contagio e per la ricettazione, contestata solo a due spagnoli.