ANCONA L’appuntamento è fissato per lunedì. L’approdo ad Ancona della nave umanitaria Ocean Viking, gestita dalla ong Sos Mediterranée, dovrebbe essere effettuato alle 13 come previsto dalla tabella di marcia, salvo complicazioni delle condizioni meteomarine. A bordo ci sono 359 migranti recuperati in quattro soccorsi differenti, di cui 43 minori non accompagnati. È lo sbarco più grande mai avvenuto ad Ancona visto che doppia quasi quello di luglio 2023, quando i migranti furono 199.
Il dramma
Nel computo dell’ottavo sbarco nel porto dorico sono compresi anche 23 superstiti del naufragio di un gommone avvenuto al largo della Libia lo scorso 13 marzo. «Dai primi racconti, a bordo c’erano 85 persone.
Il che vuol dire che ci sono 60 dispersi che in mare significa morti» è la testimonianza dei soccorritori mediata dall’addetto stampa della ong, Francesco Creazzo. In origine i sopravvissuti erano 25 ma due sono stati evacuati con l’elisoccorso perché in condizioni critiche. Uno di questi è morto poco dopo in ospedale. Sarebbe disperso anche un bambino di appena un anno e mezzo. In navigazione verso Ancona, la Ocean Viking ha effettuato il suo quarto salvataggio nei pressi di Malta giovedì notte: 135 i naufraghi. L’accoglienza di tutti i migranti avverrà al Palaindoor. «L’operazione potrebbe durare 18-20 ore, anche di più» anticipa il prefetto di Ancona, Saverio Ordine. Una novità anche per lui visto che si tratta del primo sbarco dal suo insediamento in città. «Resteranno nelle Marche i 43 minori non accompagnati» spiega Ordine. In 15 andranno nella provincia di Pesaro Urbino mentre 14 resteranno in quella di Ancona. Gli altri saranno divisi tra Fermo, Ascoli e Macerata. Per gli adulti ed i minori accompagnati le destinazioni saranno in Puglia, Lazio e Toscana. «Se Ancona è pronta all’operazione? Sono sicuro di sì» risponde il prefetto. Resta però una sfida logistica, a partire dalle 26 nazionalità presenti a bordo e che richiederanno un gran numero di mediatori.
La denuncia
Ancona, dunque, si conferma porto di sbarco in toto. «Una città così importante, un capoluogo, è giusto che partecipi» commenta Ordine. Intanto è scontro politico sulla scelta di Ancona come porto di sbarco. «Sarebbe come venir soccorsi da un'ambulanza a Catania ed essere portati in ospedale a Bolzano» è il paragone che fa Sos Mediterranee nel denunciare la loro richiesta di un porto più prossimo alla zona del soccorso. «Disumano e intollerabile» commenta la leader del Pd Elly Schlein.