Sos Mercato delle Erbe, lavori troppo a rilento: 5 mesi al primo gong. Avanti piano anche Palaveneto e biblioteca

Sos Mercato delle Erbe, lavori troppo a rilento: 5 mesi al primo gong. Avanti piano anche Palaveneto e biblioteca
Sos Mercato delle Erbe, lavori troppo a rilento: 5 mesi al primo gong. Avanti piano anche Palaveneto e biblioteca
di Antonio Pio Guerra
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Mercoledì 24 Aprile 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 11:45

ANCONA Il Pnrr è una corsa ad ostacoli. Ed a fronte di alcuni cantieri che procedono nei tempi prestabiliti, ce ne sono però altri per i quali si è acceso un primo campanello di allarme. È il caso del Mercato delle Erbe, forse uno degli interventi più rappresentativi tra quelli finanziati ad Ancona dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’ultima rilevazione parla infatti di lavori inchiodati al di sotto della soglia del 10% e con l’Europa che impone a tutti i progetti di arrivare al 20/30% entro settembre. Di certo non ha aiutato l’entrata a pieno regime del cantiere soltanto a fine febbraio, quando invece l’inizio era stato fissato per l’8 gennaio. 


Gli intoppi in serie 

Per la legge di Murphy - secondo cui «se qualcosa può andare storto, lo farà» - ci hanno pensato alcuni imprevisti a mettere i bastoni nelle ruote ad una bicicletta che già si muoveva in salita. È il caso delle vasche antincendio, la cui posa ha richiesto l’intervento di ditte terze specializzate per circa 100mila euro.

Nel tentativo di tagliare i tempi con le cesoie, forse conscia di non star procedendo a razzo, l’azienda incaricata dei lavori sul Mercato ha però proposto un cambio di modus operandi nel restauro della gabbia metallica esterna della piazza coperta, arrugginita dal tempo. Al vaglio della Soprintendenza, l’idea è di cassare la sabbiatura dei metalli per procedere con un metodo che sarebbe meno costoso ed anche meno impattante dal punto di vista ambientale. Taglio di montaggio e siamo al Palaveneto, l’altra bandiera del Pnrr ad Ancona che vale 7 milioni di euro. Qui la situazione è ancora più drastica: i lavori sono cominciati soltanto a metà marzo ed anche per questo intervento vale l’ultimatum settembrino del Pnrr. Complice il ritardo nell’avvio dei lavori, la tabella di marcia è ferma soltanto al 5% quando il primo cronoprogramma imponeva di essere già al 15%. In queste settimane si è provveduto allo spoglio del corpo accessorio che verrà demolito ed all’interno del palazzetto sono in corso le operazioni di smontaggio delle sedute sulle gradinate e di demolizione degli ambienti interni. Seguirà l’avvio del lotto 1 - 300mila euro - che prevede la demolizione del corpo spogliatoi e che sarà seguito dall’adeguamento sismico del palas. Va decisamente meglio sul fronte della Mole, con i lavori da 1,5 milioni di euro per il rifacimento di due sale che sono al 20% a fronte di un previsto 13,5%. 

Si procede adagio 

Bisogna tornare a parlare di ritardi, però, quando si arriva alla voce della biblioteca Benincasa e della pinacoteca Podesti. Quest’ultima è al 31% dei lavori da 390mila euro mentre la tabella di marcia imporrebbe di essere già al 40%. E intanto l’orologio continua a ticchettare. Mancano 159 giorni al 30 settembre, poco meno dei 114 già trascorsi dall’inizio dell’anno. Tradotto: in cinque mesi bisognerà recuperare anche buona parte del lavoro che non è stato possibile fare fino ad ora. Un’impresa ardua ma l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini ci tiene a tranquillizzare circa il rispetto dei target comunitari. «I cantieri del Pnrr stanno procedendo secondo i tempi prestabiliti anche se ci sono delle criticità al Mercato delle Erbe dovute a fattori ambientali ed anche alle esigenze degli operatori, che abbiamo assecondato» puntualizza. Per non perdere altro tempo «abbiamo approntato un nuovo sistema di monitoraggio mensile che ci fornisce, tutti i mesi, le schede dei cantieri con l'avanzamento contabile rispetto a quello contrattuale». «E questo ci permette di seguire fino in fondo l'andamento dei cantieri» conclude Tombolini. 

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