Mamma e manager di successo:
Paola uccisa dalla malattia a 39 anni

Mamma e manager di successo: Paola uccisa dalla malattia a 39 anni
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Mercoledì 27 Marzo 2019, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 15:06
ANCONA - Paola aveva 39 anni, una famiglia meravigliosa illuminata dall’entusiasmo di un figlio piccolo e un lavoro che adorava. Lascia tutto per una malattia breve e spietata. Se ne va, e scava un vuoto abissale nel cuore di chi l’ha conosciuta e non poteva non amarla. E ora a chi piange Paola Quercetti per aver perso un tesoro prezioso non resta che aggrapparsi all’eredità del bene che ha lasciato, per trovare un po’ di consolazione.

Annalisa Bontempi è una dei quattro soci della Bontempi Casa di Camerano ha la voce graffiata dal dolore. «Vogliamo rendere omaggio a Paola, dal 2005 è stata una grande professionista nel suo ruolo di manager dell’ufficio marketing e ufficio relazioni esterne». Una persona d’oro.
  
«È entrata in azienda peché era innamorata dell’arredamento, aveva una passione per il lavoro che non abbiamo mai visto. Non si è mai tirata indietro, ha sempre lavorato anche oltre l’orario d’ufficio. Non era una dipendente, era una di noi». C’era feeling con i titolari di seconda generazione, suoi coetenei. «Era già punto di riferimento dei miei genitori, sentiva sua l’azienda». Annalisa pensa a Paola e trova la forza di parlare. «Era bravissima, mandava mail anche quando era stata aggredita dalla malattia, fino all’ultimo respiro». Fino a quando il male gli ha presentato il conto appena due mesi dopo che si è affacciato nella sua vita, prendendosela troppo presto.

Piange anche il mondo del basket, che si stringe attorno al marito di Paola. Alessando Stecconi, general manager del Campetto basket, sport che pratica il loro figlioletto di 9 anni Vittorio. Messaggi di cordoglio e tutta l’attività del minibasket sospesa per oggi, giorno dei funerali di Paola, in programma alle 16 nella chiesa del Sacro Cuore. Oggi resta chiusa anche la Bontempi. Le lacrime del papà: «Un mostro crudele e più forte di tutti noi in due mesi ci ha distrutto la nostra Paoletta. Ha lottato con tutte le sue forze, poi ha dovuto arrendersi». Una tigre dal cuore d’oro.
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