Banda del trapano, raffica di colpi choc
​In una sera dodici assalti nelle case

Banda del trapano, raffica di colpi choc In una sera dodici assalti nelle case
di Stefano Rispoli
4 Minuti di Lettura
Sabato 16 Febbraio 2019, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 17:03
ANCONA - C’è chi li ha visti sfrecciare su una supercar e ha provato a inseguirli. C’è chi se li è trovati in casa e chi, terrorizzato, è scappato per barricarsi in auto. Altri sono stati più fortunati (si fa per dire): sono stati derubati, sì, ma almeno non hanno avuto incontri ravvicinati. E c’è stato anche chi, come a Chiaravalle, è sceso in strada imbracciando un fucile per fronteggiare i ladri. Cuori palpitanti in un San Valentino da brividi: non d’amore, ma di paura. Colpa dei ladri scatenati che da Falconara a Sirolo, passando per Ancona, non hanno dato tregua. Una dozzina i furti denunciati, di cui almeno 8 riusciti. A meno che i malviventi non abbiano il dono dell’ubiquità, in azione ci sono più batterie.
  
E’ stata un’impresa per le forze dell’ordine rispondere alla raffica di segnalazioni cominciate all’ora di cena e continuate fino a notte fonda. Al Coppo di Sirolo a un certo punto i carabinieri non sapevano più a chi dare il resto. Fra via Piani d’Aspio e via Betellico la banda del buco, armata di trapani a manovella con cui praticano fori nelle finestre riducendo al minimo i decibel, ha compiuto un disastro. La prima telefonata al 112 è arrivata intorno alle 22. Era quella del signor Mario Babini che ha sentito dei rumori provenire dal bagno. «Sono andato a vedere - racconta - e ho visto due mani che cercavano di sollevare la serranda. Probabilmente i ladri si erano arrampicati su una tettoia e provavano ad entrare, nonostante io e mia sorella fossimo in casa con le luci accese. Ho urlato e sono scappati».
 
Da quel momento è stato un continuo. Sotto assedio il Coppo dove i malviventi hanno visitato una decina di abitazioni. Il blitz è riuscito a casa di Federico Clementi, proprietario dell’agriturismo Il Ritorno. Si è accorto del furto quando è rientrato dal lavoro. «Hanno fatto un buco sulla finestra e hanno rovistato dappertutto. Hanno rubato solo un orologio d’oro, oltre a cose di poco valore come un anellino di mio padre e un rosario d’argento. Hanno preso le chiavi dell’auto, hanno controllato all’interno e me le hanno fatte trovare inserite nella serratura. Questa è gente scafata che non ha paura di niente». E invece, in via Betellico, un’ombra scura ha fatto sobbalzare dal letto un programmatore di 28 anni che si è trovato faccia a faccia col ladro, entrato nella sua camera alle 2 di notte. Ha urlato e quello è scappato col suo cappotto addosso e 400 euro, i soldi messi da parte per una vacanza. Poco prima anche i suoi genitori, che vivono nell’appartamento accanto, erano stati derubati di oro e contanti, ma non si sono accorti di nulla: o i banditi sono super silenziosi oppure - sospetto che gela il sangue - potrebbero averli addormentati con dello spray narcotizzante. Tra l’altro, nella stessa sera avevano cercato di intrufolarsi anche nell’abitazione degli zii del ragazzo - che vivono nel medesimo complesso residenziale - senza successo.
 
Cuori in fibrillazione anche per una famigliola - moglie, marito e suocera - che, rincasando attorno alle 23, ha trovato due stanze a soqquadro e una terza chiusa a chiave. Dentro, forse, c’erano ancora i ladri. Terrorizzati, i proprietari sono usciti in strada e si sono barricati in auto, sperando che i carabinieri arrivassero il prima possibile. Peggio è andata a madre e figlio in un’abitazione di via Betellico. Lei era a letto, lui si stava preparando la cena. «Fai più piano!», ha gridato la donna. Non era il figlio a far rumore con le pentole. Erano i ladri che frugavano nei cassetti. Quando se ne sono accorti, i due sono scappati e si sono chiusi in una stanza, con la porta blindata. Peccato che non avessero il cellulare con loro. Hanno dovuto attendere che i malviventi, con tutta calma, uscissero con bracciali e collane in tasca.
 
San Valentino ad alta tensione anche a Falconara, in via Matteotti. I ladri forse erano convinti che in casa non ci fosse nessuno e invece, attorno alle 20, la proprietaria è rientrata e se li è trovati davanti: erano in due, sono usciti dalla porta-finestra del terrazzo (senza portare via nulla) e sono saltati di sotto come funamboli. La donna, 45 anni, con un coraggio da leoni, li ha inseguiti in auto mentre fuggivano, insieme a due complici, a bordo di un’Audi di grossa cilindrata di cui è riuscita ad annotare la targa. E’ risultata rubata ad Arezzo, nessuno l’ha più incrociata. I raid non hanno risparmiato Ancona, quartiere Monte Dago. Cenetta romantica rovinata per un manager e la moglie che, rientrati attorno alle 23, hanno trovato la loro villetta di via Trevi sotto sopra: volatilizzati gioielli per svariate migliaia di euro. A poca distanza, i banditi hanno fatto razzia in un appartamento di via Togliatti dove, stavolta, sono entrati dalla porta d’ingresso, scardinandola. Rubati monili d’oro e 300 euro in contanti.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA