Tribuna, negozi e sede; corsa contro
il tempo per il Dorico del futuro

Tribuna, negozi e sede; corsa contro il tempo per il Dorico del futuro
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Martedì 17 Ottobre 2017, 08:25
ANCONA - Nuovo Dorico nel 2020. Si può? Ci spera Stefano Marconi, presidente dell’Anconitana. Fa il tifo per lui la sindaca Valeria Mancinelli, insieme a tutta la città, ovviamente. Per ora siamo alle dichiarazioni d’intenti, un progetto non c’è e va studiato ex novo. Ma ha già un sapore storico la stretta di mano tra la prima cittadina e il rifondatore del calcio dorico. «Lavoreremo insieme per trasformare il vecchio stadio nella casa dell’Anconitana» ha annunciato una sorridente Mancinelli. Dalle parole bisogna passare ai fatti e non sarà semplice, ma intanto c’è una buona base di partenza: l’interesse reciproco a far rinascere l’impianto cittadino dopo 25 anni di progressivo abbandono. 

L’iter è complesso e di non breve durata. Punto primo: occorre attendere il parere della Sovrintendenza, interpellata dal Comune per la verifica d’interesse culturale. La risposta definitiva può richiedere fino a 120 giorni, salvo intoppi. Significa che prima di gennaio-febbraio 2018 il Comune non può neppure ipotizzare il progetto, senza sapere se sul Dorico (come è fortemente probabile) sussiste un vincolo architettonico. Insomma, il grosso del lavoro comincerà il prossimo anno. Solo quando la Sovrintendenza avrà chiarito come e dove si può metter mano, verrà definito il restyling. 
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