Ancona, operaio con asilo politico
arrestato dopo i controlli antiterrorismo

Proseguono a tappeto i controlli della polizia
Proseguono a tappeto i controlli della polizia
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Sabato 2 Aprile 2016, 09:11
ANCONA - Resta molto alta la guardia contro il terrorismo, nel capoluogo e in tutta la provincia.  Lo sguardo è puntato soprattutto sul mondo dell’immigrazione. E’ lo scenario dell’arresto operato dalla sezione criminalità straniera della Squadra Mobile in flagranza di reato. A finire nella rete della Polizia è stato il cittadino senegalese Djibi Kandji, nato in Senegal nel 1997, residente ad Ancona. Il giovane era giunto in Italia attraversando il Mediterraneo su uno dei barconi partiti dalla Libia nel 2013. Aveva chiesto ed ottenuto l' asilo politico, stabilendosi in una comunità protetta di Ancona e trovando anche lavoro, dopo alcuni mesi, come operaio manutentore al porto. 
In forza di ciò, ha chiesto in Questura che il permesso di soggiorno gli fosse convertito in "motivi di lavoro" da "umanitario"; il primo infatti concede molte più possibilità ai richiedenti asilo, tra cui la libertà di potersi stabilire dove vogliono (la cosiddetta libertà di stabilimento) nell' intera Unione europea. Per la conversione ha prodotto un passaporto senegalese (che all' atto dello sbarco in Italia non possedeva), che ha suscitato dubbi al personale dell' Ufficio Immigrazione della Questura. 
Sono stati così allertati gli investigatori della Squadra Mobile che, dopo una accurata analisi tecnica condotta assieme ai colleghi della Scientifica, hanno riscontrato la falsità del documento. Il giovane quindi è finito in carcere. Sono in corso verifiche da parte degli investigatori.
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