Bufera sul mercato ittico
"Aziende esterne escluse"

Bufera sul mercato ittico "Aziende esterne escluse"
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Domenica 2 Marzo 2014, 20:57 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 11:39
SAN BENEDETTO - "Il Comune non vuole aziende esterne al mercato ittico". La denuncia arriva da Franco Bruni di Abruzzo Pesca che ha inviato al sindaco di San Benedetto una lettera nella quale segnala quello che definisce un atteggiamento che porta a un "incomprensibile ritardo". "Appare sorprendente - scrive Bruni - la disinvoltura con cui il Comune di San Benedetto liquida la possibilità che imprese di pesca provenienti da altre regioni vengano a collocarsi logisticamente nel porto di San Benedetto per partecipare alla vendita all'asta. Invece di mostrare interesse per tale eventualità, il Comune la ritarda.



"Non si capisce - prosegue la nota - per quale ragione, ma è certo che l'amministrazione comunale con questo atteggiamento di chiusura rinuncia a maggiori introiti per le casse del Comune e questo non depone a favore di quella che dovrebbe essere l'attenta programmazione economica di chi amministra la cosa pubblica". Bruni parla di una situazione di stallo che potrebbe essere superata con una semplice riunione "aperta agli interessati che ambiscono a partecipare ad operazione di acquisto del pescato nel mercato, ai produttori, e alla banca di riferimento disponibile al ruolo di supporto finanziario".



Ma c'è anche un riferimento a una situazione - e qui la lettera diventa criptica - ad una "giungla commerciale del pesce azzurro" che necessita, secondo Bruni, del "ripristino della legalità". "Non vediamo difficoltà tali che impediscono il realizzarsi di un progetto ambizioso che se andasse in porto coglierebbe buoni risultati”.
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