Il sindaco: "In Comune
fannulloni e maleducati"

Il sindaco Bacci
Il sindaco Bacci
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Giovedì 6 Novembre 2014, 21:55 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 18:42
JESI - "Alcuni dipendenti del Comune fanno tanto e lavorano pure per gli altri che non fanno. Ho trovato purtroppo anche in mezzo a loro quel senso di maleducazione che si riscontra ovunque".



Tuona così il sindaco Bacci, nella sala parrocchiale di Borgo Minonna, nel corso del primo degli incontri pubblici nei quartieri sul bilancio, tenutosi mercoledì sera. "Siamo oramai a metà mandato - dice il primo cittadino - dopo aver scritto loro, andrò a trovare personalmente i dipendenti comunali. E' inammissibile l'atteggiamento di chi, quando lavora per il pubblico, non lo fa come se lavorasse per casa propria. Stiamo provando a cambiare ma riuscirci è difficile. Pochi fanno molto per molti che non fanno".



Un affondo in piena regola . "In due anni e mezzo- continua Bacci- ha contribuito molto al taglio della spesa il fatto di aver diminuito di 80 unità il numero dei dipendenti del Comune, fra passaggio di personale in capo all'Asp e pensionamenti. Non penso ci sia chi se ne è accorto. Anzi è stato fatto mantenendo livello e qualità del servizio, oppure migliorandoli, come per l'ampliamento degli orari di apertura degli uffici".

La stoccata di Bacci ai dipendenti comunali fa rumore, non solo all'interno del salone dove si tiene la riunione. Cittadini e residenti di Borgo Minonna dal canto loro avanzano al sindaco le richieste in vista della formazione del bilancio di previsione 2015. Si chiedono interventi sulla scuola primaria Gemma Perchi del quartiere, dove si segnalano "termo collettori da sostituire, pericolosi per i bambini e la necessità di intervenire sul tetto, dal quale piove". Inoltre le consuete richieste, omogenee in tutta la città, di intervenire su strade e marciapiedi.



"Al momento - risponde Bacci - possiamo contare con certezza solo su 1,2 milioni di euro a disposizione per spenderli sulla città. Praticamente niente a cospetto di esigenze di recupero dal degrado che non risparmiano alcun quartiere. Spero di venire qui in futuro portandovi buone notizie. Quello che possiamo garantire è che tutto ciò che ricaveremo da alienazioni di immobili e liquidazioni di società come la Stu Campo Boario o Arcafelice, lo spenderemo sulla città. Non per coprire rate di mutui o spese per il personale come in passato".

Nel quartiere colpito in estate dalla tromba d'aria di luglio, c'è chi lamenta la mancata copertura assicurativa dei danni portati alla sua proprietà dalla tribuna volata via del campo sportivo.



"Stiamo risistemando anche la questione delle polizze assicurative - afferma il sindaco - per anni il Comune di Jesi ha pagato 300 mila euro per la responsabilità civile ma poi, con la franchigia fissata a 10 mila euro ed i danni abitualmente da rifondere che sono quasi tutti al di sotto di quella cifra, se ne spendevano altri 200 mila ogni anno. Ci abbiamo messo mano, spendiamo già 30 mila euro in meno e con la nuova gara per l'affidamento, affidata ad un broker che ha vinto a sua volta l'incarico, contiamo di risparmiare altri 100 mila euro".



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