Trovato morto nel suo letto
l'infermiere angelo dei poveri

Trovato morto nel suo letto l'infermiere angelo dei poveri
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Lunedì 25 Agosto 2014, 22:40 - Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 20:03
ANCONA - E’ morto nel sonno, sulle labbra il sorriso che aveva sempre.

Ennio Giovagnoli, 62 anni, infermiere al reparto di Chirurgia dell’ospedale regionale di Torrette, era così. “Tranquillo, sereno, sempre disposto a darti una mano”, ricordano gli amici. Una umanità palpabile, la sua, che metteva nel lavoro e nel servizio di volontariato in strada accanto a chi ha più bisogno. Aveva studiato teologia e aveva intrapreso anche un percorso di consacrazione. Poi aveva lasciato. E dedicarsi agli altri era diventata la sua missione.

La morte risale forse alla notte di sabato. Il giorno dopo lo aspettavano al lavoro. Invece Giovagnoli si è presentato. I colleghi hanno pensato che, come a volte succede anche ai più rigorosi, si fosse dimenticato che quella domenica toccava a lui il turno. Ma ieri, non vedendolo di nuovo smarcare il cartellino, si sono preoccupati. Hanno provato a chiamarlo al telefono ma lui non rispondeva. Hanno così contattato la sorella e da lei sono risaliti a un altro fratello. Il quale, entrato nella casa di Collemarino dove Giovagnoli viveva da solo, ha fatto la dolorosa scoperta. Ennio era a letto. Sembrava dormire.



“Una bravissima persona”, lo ricorda Remo Baldoni presidente del Servizio di strada onlus. “Il suo tempo libero lo passava con noi, a distribuire pasti e coperte. Sempre disponibile, si fermava a parlare con tutti. Anche sabato era con noi. Abbiamo mangiato insieme. Ci siamo salutati dandoci l’appuntamento per il giorno dopo. Invece non l’abbiamo visto. L’ho chiamato al telefono ma non rispondeva. Ho pensato che in ospedale gli avessero cambiato turno. Era bravo, onesto, pieno di buone qualità. Era con noi da sette anni, ci mancherà”.



Non era malato Ennio. E niente faceva presupporre quello che è successo. “Siamo affranti”, dice anche suor Pia responsabile della mensa di padre Guido. “Ennio passava molto tempo con noi. Era una persona gioiosa, stava bene con gli altri. Sabato ha pranzato qui alla mensa. Siamo rimasti tutti davvero male sapere quello che è successo. Gli mancava qualche anno per andare in pensione. Diceva sempre che poi si sarebbe dedicato interamente a fare volontariato per strada”.



Per i rilievi sono intervenuti carabinieri e polizia. Come prassi, è stato consultato anche un medico legale. Ancora da fissare la data dei funerali.



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