Ancona, via transenne e strafalcioni in latino: il lungomare liberato dopo 40 mesi di lavori

Conclusi i lavori infiniti, iniziati nel 2020: corrette pure le incisioni, oggi via XXIX Settembre rinasce

Ancona, via transenne e strafalcioni in latino: il lungomare liberato dopo 40 mesi di lavori
Ancona, via transenne e strafalcioni in latino: il lungomare liberato dopo 40 mesi di lavori
di Stefano Rispoli
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Martedì 30 Aprile 2024, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 09:01

ANCONA - Doveva durare 270 giorni e costare un milione, è stato completato in 3 anni e 4 mesi e l’importo finale, tra varianti in corso d’opera ed errori da correggere, è sicuramente lievitato. Ma ormai ci siamo.

Oggi, salvo sorprese (che da queste parti non sono mancate) verranno rimosse le transenne e verrà finalmente liberato il boulevard di via XXIX Settembre. Ma niente cerimonie celebrative: il Comune ha rinunciato al taglio del nastro (che era previsto nel pomeriggio) per rispettare le normative sulla comunicazione istituzionale previste dall’Agcom nel periodo elettorale.

Gli intoppi

L’ultimo di una lunga serie di intoppi è stato lo strafalcione in latino scoperto per caso da un passante su una delle incisioni a terra dedicate all’imperatore Traiano, divenuto all’improvviso un “formaggiaio” (da Caesari a Caseari).

E non sarebbe l’unica svista corretta in extremis. Ieri è stata completata in fretta e furia la rimozione e la sostituzione delle pietre decorative, giusto in tempo per la deadline fissata per oggi.

Nessuno avrebbe mai immaginato che si sarebbe trasformato in un simile calvario il cantiere aperto nel dicembre 2020 dall’amministrazione Mancinelli. Doveva chiudersi a settembre 2021, ma poi ci si è messo di tutto. L’impresa aveva giustificato i ritardi con il Covid, la difficoltà a reperire i materiali, poi con l’aumento generalizzato dei prezzi. Nel febbraio 2022 il Comune, dopo vari solleciti, si era visto costretto a inviare una lettera di diffida alla ditta. Nell’agosto 2022 è stato aperto un tratto della passeggiata, con la nuova balaustra e le vetrate panoramiche. Poi nell’ottobre successivo sono state svelate le panchine e la nuova pensilina del bus, quindi a novembre è stato approvato il progetto definitivo per il restyling nel tratto tra Porta Pia e l’ingresso del Mandracchio.

Si perché il cantiere è andato avanti seguendo due stralci e si è intrecciato con i lavori dell’Iti-Waterfront per il rifacimento dell’intera illuminazione. Nel campionario di guai, la necessità di ritinteggiare più volte la balaustra, un errore nel massetto, più alto di quanto prospettato nelle carte, quindi una variante approvata a gennaio per adeguare la larghezza dei marciapiedi a 1,5 metri, vista la rinuncia alla pista ciclabile. Ciliegina sulla torta, l’errore in latino, da matita blu. Ma oggi è il gran giorno, che sa di libertà: gli anconetani riavranno il loro lungomare.

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